Lucilla Tomassi
Autore
ricerca uso giovani social

Spesso le foto sono uno dei mezzi fondamentali per la comunicazione della GenZ e della più piccola GenAlpha.

E se accanto a social come BeReal che sta spopolando tra i ragazzi e che incentiva una comunicazione diversa e più istantanea rispetto ai social classici, molti studenti sono invece schiavi del loro aspetto e di come appaiono le loro foto, tanto da non poter permettere che una foto finisca online se prima non è stata ritoccata con l’aiuto di filtri o app apposite, come emerso dallo studio condotto dall'Università Vita-Salute San Raffaele e dal Centro Universitario di Statistica per le Scienze Biomediche su 120 ragazzi dai 12 ai 16 anni e pubblicata sul sito dell'Università Vita-Salute San Raffaele.

Giovani e internet: due ragazzi su tre trascorrono 4 ore al giorno sui social

Il digitale e i social stanno provocando profonde trasformazioni nel rapporto che tutti in generale, e i giovani in particolare, hanno con la propria immagine. Questo è quanto emerge dall'indagine preliminare che fa parte del progetto SatisFACE portato avanti dall'Università Vita-Salute San Raffaele e dal Cussb, ovvero il Centro Universitario di Statistica per le Scienze Biomediche, mirato proprio a esplorare il tema della propria rappresentazione digitale con una ricerca incentrata sul viso.

Poco più della metà, il 57.1% degli intervistati, ha affermato di usare i social già dai 2 ai 4 anni: il che significa, considerato che il campione è costituito per il 71.7% da ragazzi e da ragazze di 12 e 13 anni, si evince che questi abbiano avuto un early use dei social anche se in teoria l’età minima per iscriversi a Instagram e TikTok è pari a 13 anni.

I primi risultati rivelano che i social più utilizzati sono WhatsApp con il 92.5% di utenti, Tiktok con l’88.3% di utilizzatori, Instagram con il 76.7% e YouTube con il 75%, e il 65.9% dei partecipanti ha ammesso di trascorrervi fino a 4 ore al giorno.

Interessante notare poi come un maggior utilizzo dei social sia indicativo di un maggiore controllo sulle foto e sui video di sé stessi che si postano e di una minore autostima e apprezzamento per il proprio corpo. Infatti soltanto il 25.4% dei partecipanti è soddisfatto al primo scatto sia online che offline e solamente il 22.9% pubblicherà sui social la prima foto fatta, mentre il 36.8% dei partecipanti dichiara di eliminare 2-5 selfie tra quelli scattati.

Per quanto riguarda invece l’editing delle foto, i numeri salgono significamente, raggiungendo il 49.2% dei partecipanti che dichiara di editare le foto. La maggior parte compie questo passaggio all’interno del social su cui vuole pubblicare o dall’app “Foto” del telefono. Più nel dettaglio, la manipolazione di queste foto riguarda principalmente l’alterazione di caratteristiche “fisiche” della foto e l’uso di filtri interattivi divertenti e talvolta anche in grado di distorcere visi e corpi.

Infine si è notata una correlazione tra il controllo esercitato sull’immagine corporea nelle fotografie scattate e selezionate per la pubblicazione sui social e le preoccupazioni per il proprio aspetto fisico nel momento in cui ci si relaziona con gli altri.

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