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parola chiave dell’articoloAlla fine Silvio Berlusconi non ce l'ha fatta. L'ex Presidente del Consiglio si è spento alla veneranda età di 86 anni dopo una lunga malattia. A dare la notizia l'equipe dell'ospedale 'San Raffaele' di Milano che lo seguiva da mesi: proprio negli scorsi giorni l'ex premier era stato nuovamente ricoverato presso la struttura ospedaliera.

fonte foto: via 'RaiNews.it'

E, nella mattinata di oggi, le condizioni del Cavaliere si sono aggravate: raggiunto dai figli è morto circondato dai suoi cari. Con lui se ne va via un pezzo di storia italiana degli ultimi 30 anni: ripercorriamo allora le tappe salienti della vita di un uomo che, nel bene o nel male, ha cambiato il volto del nostro Paese.

L'attività imprenditoriale di Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi è nato a Milano il 29 settembre 1936. L'inizio della sua carriera imprenditoriale è votato all'edilizia ma i primi risultati arrivano in seguito alla fondazione di Fininvest, società finanziaria creata nel 1975. Nel 1993 poi in parallelo alla nascita di Mediaset, gruppo di produzione multimediale che annovera anche Mondadori - Berlusconi decide di scendere in politica. Berlusconi è stato a capo di un vero e proprio impero imprenditoriale. Oltre ad avere praticamente dato i natali alla televisione commerciale italiana - partì da Canale5 negli anni '70, per poi ampliare con Rete 4 e Italia 1 nel 1982, e via dicendo - le sue attività spaziano ancora oggi dall’editoria allo sport (sue le squadre del Milan prima, del Monza poi), dall’immobiliare alla finanza, fino alla pubblicità.

Il Berlusconi politico

Già vicino negli anni precedenti al Partito Socialista Italiano guidato da Bettino Craxi, Berlusconi fonda nel 1994 Forza Italia, partito oggi facente parte dell'esecutivo nazionale. Durante la carriera politica Silvio Berlusconi ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio per ben quattro volte: il primo nella XII legislatura (1994-1995), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006) e, infine, nella XVI (2008-2011). Nel 2021 Berlusconi è il sesto uomo più ricco d’Italia e il 318º più ricco del mondo. Nel 2009, Forbes lo aveva classificato 12º nella sua lista delle persone più potenti del mondo per il ruolo assunto nella politica italiana.

  • Riforme e controversie:
  • Con 3339 giorni complessivi è il politico che è rimasto in carica più a lungo nel ruolo di Presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana, superato in epoche precedenti solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti. La presidenza di Silvio Berlusconi alla guida del governo fu caratterizzata da riforme, controversie e risultati che hanno lasciato un'impronta significativa sulla politica nazionale. Uno dei punti salienti della presidenza di Berlusconi è stato il suo impegno per le riforme economiche. Il suo governo ha implementato misure volte a ridurre la burocrazia, semplificare i processi di avvio delle imprese e promuovere l’investimento e lo sviluppo economico.

    L'obiettivo di Berlusconi, come più volte rivelato da lui stesso, era quello di stimolare l'economia italiana, favorendone la crescita con politiche di liberalizzazione e deregolamentazione. Tutte le sue riforme furono oggetto di critiche e dibattiti: non mancavano i detrattori di Berlusconi, critici circa misure che – a loro dire – favorivano gli interessi dei ricchi e delle grandi imprese, a discapito dei ceti meno abbienti. Dall'altra parte c'era chi non esitava ad osannare il Presidente del Consiglio ritenendo le riforme volte a migliorare l'imprenditorialità e, quindi, a rilanciare l'economia italiana.

  • Le “toghe rosse”
  • Oltre alle riforme economiche, la presidenza di Berlusconi è stata segnata da controversie e scandali. È stato coinvolto in numerosi processi giudiziari, tra cui accuse di frode fiscale, corruzione e appropriazione indebita. Ma i casi più celebri, quelli più ricordati dall'opinione pubblica italiana (e non solo), riguardano le famose cene nella sua Villa di Arcore, dove l'ex Premier era solito invitare carrellate di ragazze in quelli che da molti vengono considerati dei veri e propri 'festini a luci rosse'. Tra i quasi 20 capi di accusa che Berlusconi ha dovuto affrontare, quasi tutti sono finiti in prescrizione o con l'assoluzione, come è successo recentemente nel processo sul caso Ruby ter, dove rispondeva all'accusa di corruzione in atti giudiziari. Alla fine Berlusconi fu condannato, in via definitiva, solo per frode fiscale.

    Tutti questi procedimenti giudiziari hanno scosso la politica italiana e hanno sollevato non pochi interrogativi sulla moralità e l’integrità di Berlusconi come leader politico. In realtà tra i critici di Berlusconi già da tempo si faceva strada l'idea che non fosse l'uomo giusto per guidare il Paese: la sua influenza sui media e il suo controllo sui mezzi di comunicazione era vista da molti come un conflitto d'interessi. Dall'altra sponda, Berlusconi e suoi facevano quadrato ad ogni attacco: il Presidente del Consiglio non esitò a tacciare più volte la magistratura italiana di 'comunismo', utilizzando la ormai famosa espressione delle “toghe rosse”.

  • Il bilancio e la mancata rivoluzione liberale
  • Anche nell'ultimo governo da lui presieduto non mancarono gli attriti. Dopo il 2008, con la crisi alle porte, Berlusconi ha implementato politiche di austerità e riforme strutturali per ridurre il debito pubblico e stimolare l’economia italiana. Alcuni sostengono che le misure di austerità abbiano contribuito a una maggiore disuguaglianza economica e sociale, mentre altri ritengono che siano state necessarie per garantire la stabilità finanziaria del paese. In ogni caso, la crisi economica ha rappresentato una sfida significativa per il governo di Berlusconi e ha influenzato l’opinione pubblica sulla sua presidenza. Alla fine nel bilancio complessivo sul Berlusconi politico pesano più le cose non fatte che le misure intraprese: l'uomo che ha all'attivo il maggior numero di presenze a Palazzo Chigi nella storia della Repubblica ha lasciato sulla carta la “rivoluzione liberale”, fatta di meno tasse e più crescita, la promessa che lo aveva portato al governo.
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