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reddito cittadinanza tolto a giovani che non hanno finito gli studiStretta sul reddito di cittadinanza da parte del governo. Dal 2023 i giovani tra i 18 e i 29 anni che fanno parte di famiglie a cui è stato assegnato il sostegno, e che non hanno soddisfatto l'obbligo d'istruzione e hanno quindi lasciato la scuola prima dei 16 anni, non avranno diritto alla quota del reddito di cittadinanza.

A specificarlo è la circolare dell'Inps che mette a fuoco tutte le misure previste nella Legge di Bilancio, mentre sulle nuove regole del decreto maggio – trasformato in legge a luglio – si attende una nuova circolare: stando ad alcune fonti, tra le novità è prevista anche la decadenza al reddito se si rifiuta la prima offerta congrua di lavoro.

Reddito di cittadinanza: cosa è previsto per chi non ha concluso gli studi

A proposito di chi non ha concluso il percorso di studi stabilito dalla legge, la circolare sottolinea come dal 1° gennaio 2023 la ricezione del sostegno sia subordinata ”all'iscrizione ad un percorso di studi degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento del predetto obbligo di istruzione”. ”In fase di presentazione della domandasi legge nella circolaredovranno essere indicati i soggetti del nucleo che, non avendo adempiuto all’obbligo di istruzione, non siano ancora iscritti o non frequentino un percorso di istruzione degli adulti di primo livello. Se, in tali ipotesi, emerge che uno o più beneficiari non hanno adempiuto a tale obbligo, il beneficio, relativamente alla quota di costoro, non verrà erogato fintanto che l’obbligo non è rispettato”.

Quando decade il reddito di cittadinanza

Il sostegno viene meno anche nel caso in cui il ricevente rifiuti un'offerta di lavoro in linea con il suo profilo professionale. In caso di un'offerta di lavoro, infatti, se questa ”rispetta i principi di coerenza con le esperienze e le competenze maturate; distanza dalla residenza e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico; durata della disoccupazione; retribuzione superiore di almeno il 10% del beneficio massimo fruibile da un solo individuo, inclusivo della componente a integrazione del reddito dei nuclei residenti in abitazione in locazione” non può essere rifiutata. In caso contrario, il beneficio del reddito di cittadinanza decade.
Data pubblicazione 13 Luglio 2023, Ore 9:51 Data aggiornamento 13 Luglio 2023, Ore 9:54
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