
Come riportato da ‘Ansa’, a parlarne è il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, che ha spiegato le ragioni del suo coinvolgimento. Matteo Salvini interviene nella discussione dicendosi contrario alla censura.
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Divieto TikTok dipendenti pubblici
Tra non molto TikTok, il social made in China apprezzatissimo dai giovani, potrebbe sparire da tutti i telefoni dei dipendenti pubblici, per una questione di sicurezza dei dati. Così Paolo Zangrillo a ‘La Repubblica’: “Il tema è all'attenzione da qualche giorno. Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio Ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto”.Una tematica complessa e, soprattutto, ancora poco esplorata. Proprio per questo la decisione non può essere unilaterale, ma deve coinvolgere più istituzioni, chiamate al confronto. Al momento, due le possibilità per il Ministro: “Le opzioni possono essere di muoversi come si è mossa la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa. È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea”.
Ma in ogni caso si tratta di una decisione da prendere a stretto giro: “Già la prossima settimana dovremo confrontarci e cercare di arrivare a una sintesi. Prenderemo una decisione in fretta. Ora dobbiamo comprendere bene quale è effettivamente la profondità dei rischi legati alla sicurezza nazionale”.
Anche Matteo Salvini è entrato nella discussione dicendo la sua tramite profilo Twitter. Il Ministro delle Infrastrutture si è detto a favore del controllo e della vigilanza, questo sì, ma contrario a qualsiasi forma di censura. “Bloccare TikTok? È un interrogativo che coinvolge sicurezza e democrazia. Io sono perplesso e sono contrario ad ogni tipo di censura, in una società liberale prima di arrivare a 'blocchi' radicali bisogna riflettere bene”.