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studenteDal primo gennaio 2023, per continuare a percepire il reddito di cittadinanza, i giovani sotto i 30 anni dovranno tornare tra i banchi di scuola e completare il percorso di studi obbligatorio.

Ad oggi, in Italia, sono circa 140mila i ragazzi tra i 18 e i 29 anni che percepiscono il reddito di cittadinanza e che hanno solo la licenza elementare o la licenza media, o addirittura nessuna delle due.

Reddito di cittadinanza e scuola dell'obbligo

Approvato in Commissione Bilancio alla Camera, l’emendamento del gruppo Lega. Dal 1° gennaio 2023, i giovani compresi tra i tra i 18 e i 29 anni, per percepire il reddito di cittadinanza (o l’eventuale misura assistenziale che dal 2024 lo sostituirà), dovranno iscriversi a scuola per completare l’obbligo di legge.

“Si tratta di un provvedimento in cui credo fortemente”, ha affermato Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito. “Grazie a un gioco di squadra è stato mantenuto l’impegno preso con i cittadini”.

Dunque, diventa ufficiale: a partire dal 2023, l’erogazione del reddito di cittadinanza sarà vincolata al completamento della scuola dell’obbligo.

Per un "valido progetto di vita”

“Come ho chiarito nelle scorse settimane”, ha dichiarato il ministro Valditara, “questa proposta è ispirata ad alcuni principi che ritengo imprescindibili per la formazione dei nostri giovani. Prima di ricorrere a una misura meramente assistenziale è necessario restituire a questi ragazzi il diritto allo studio che per i motivi più diversi è stato loro negato”.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha poi ricordato che oggi, in Italia, sono circa 140mila i giovani sotto i 30 anni che percepiscono il reddito di cittadinanza e che hanno solo la licenza di scuola elementare (o nemmeno questa) o la licenza di scuola media. Molti di questi ragazzi, quindi, non hanno completato l’obbligo scolastico: una situazione d’illegalità che, secondo Valditara, priva queste persone degli strumenti idonei a garantire loro un’autentica realizzazione personale e professionale.

Da qui la decisione: dall’inizio del nuovo anno chi richiede il reddito di cittadinanza dovrà svolgere un percorso di formazione.

“Da ministro”, ha concluso Valditara, “ho l’obiettivo di far sì che tutti i ragazzi possano affrontare il mondo con entusiasmo e preparazione, costruendo un valido progetto di vita.

Per l’attualizzazione della norma, si farà ricorso a un apposito protocollo, stipulato in accordo tra Ministero dell’Istruzione e del merito e Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che agevolerà le iscrizioni ai percorsi di formazione erogati dai centri provinciali per l’istruzione degli adulti.