CRO Cyber Rights Organization, la prima organizzazione europea che difende i diritti umani nel web fondata da due under 35

Si chiama CRO Cyber Rights Organization, ha sede all’Aja in Olanda e fornisce assistenza legale e tecnica alle vittime che subiscono violenza di genere online, cyberbulling, hate speech, doxing, sextortion, violazione dell’identità digitale e tratta online.

Ai vertici di questa nuova organizzazione internazionale guidata dai mastermind Andrea Baggio e Juan Ricardo Palacio, Ceo di ReputationUP e HelpRansomware, ci sono due giovanissime italiane under 35, Annachiara Sarto e Silvia Semenzin.

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La scelta di tutelare i diritti umani nel web

"Qual è il futuro dei diritti umani nel web? Possiamo fare di più per sensibilizzare la comunità europea ed internazionale sulla tutela dell’online life delle cittadine e dei cittadini?" Questa la domanda che è stata il punto di partenza per Annachiara Sarto e Silvia Semenzin ai vertici della prima organizzazione internazionale che si occuperà di "contrastare ed eliminare tutte quelle alterazioni che violano la dignità dell’uomo sotto l’aspetto digitale, e tutta quella lunga serie di crimini digitali degradano e irrompono crudelmente nella vita online delle cittadine e dei cittadini di tutto il mondo".

Annachiara Sarto, direttrice di CRO Cyber Rights Organization, è originaria di Castelfranco Veneto ed è laureata in International and European Law alla The Hague University. Oltre ad essere specializzata in Criminal Law e Human Rights ed ad aver fondato la ONG Protection4kids, di cui avevamo parlato in una puntata del nostro podcast #Fuoriclasse, è anche consulente presso le Nazioni Unite nel dipartimento Child Protection Team of the Deparrtment of Peacekeeping Operations.

Accanto a lei, nel ruolo di Head of Research e advocacy, c'è Silvia Semenzin: attivista italiana, borsista Postdoc presso l'Università Complutense di Madrid e con un dottorato di ricerca in Sociologia digitale presso l'Università di Milano. Nel 2019 fu lei a promuovere la campagna #intimitàviolata per chiedere una legge contro la diffusione non consensuale di immagini intime in Italia. Quest'ultima ha portato all'introduzione dell'art. 612ter del codice penale italiano con la conseguente criminalizzazione dell'abuso sessuale per immagini.

Il team che fornirà assistenza legale e tecnica alle vittime

"Nel mondo le donne sono 27 volte più esposte a violenza online degli uomini. Ci vogliono più di cento giorni per eliminare un link, una foto un video che danneggia l’intimità violata di una persona. In tutto il mondo, più del 20% delle vittime della tratta sessuale online sono bambini. Il Cybercrime costa al mondo 8 trilioni di dollari l’anno: violazione dei dati personali, sextortion, doxing, revenge porn. Abbiamo detto basta a tutto questo e ci siamo messe in cammino".

Proprio per questo, sottolinea Annachiara, "grazie ai nostri uffici tecnici, coordinati da un Comitato specializzato composto da docenti universitari della The Hauge Unversity saremo in grado di fornire assistenza legale e tecnica alle vittime di cybercrime afferenti al mondo della violazione dei diritti dell’infanzia legati al web, in materia di privacy e data rights, molta attenzione sarà prestata alla violenza di genere online, alle discriminazioni degli algoritmi digitali e i furti d’identità".

A sostenerle in questo percorso ci sarà un team internazionale di esperti in Cyber sicurezza ed online violence che compongono l’Advisory Commitee interno di CRO Cyber Rights Organizations. Tra loro importanti personalità come Larry Cameron, responsabile della sicurezza informatica presso l'Anti-Human Trafficking Intelligence Initiative (ATII), cofondatore del Consorzio per le criptovalute contro il traffico di esseri umani (ATCC) e giudice senior per Trace Labs Missing Persons capture the flag (CTF). Accanto a lui anche il Dr. Mohd.O. Ahmad della Commissione Economica e sociale dell’ONU e manager dell’Hub Giovani Leader Globali di Saint-Jeasn Carénage in Francia.

Come ribadiscono Annachiara Sarto e Silvia Semenzin:"Siamo orgogliose di avviare una lotta serrata contro le molte forme di violenza che affettano ogni singolo angolo digitale delle nostre vite ma siamo anche consapevoli che un grande passo debba essere fatto sul piano della comunicazione sostenibile in linea con le direttive della Sustainable Development Goals suggerite dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sia dalla parte delle Istituzioni, sia dalla parte dei privati. Ecco perché il team di CRO offre degli asset interni per aiutare Istituzioni, aziende, attivisti, e singoli professionisti a comunicare in maniera sostenibile, facendo anche scelte sostenibili".

Paolo Di Falco