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di paolodifalco01
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calano studenti stranieri a Torino"Nel periodo che intercorre tra le pre-iscrizioni e le iscrizioni, ossia in 6 mesi, perdiamo il 50% degli studenti stranieri, che alla fine preferiscono altre università alla nostra"

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Queste le dichiarazioni del rettore dell'università di Torino Stefano Geuna durante la presentazione del bilancio partecipativo dell'Ateneo. Ad avere un impatto su questi dati, stando all'analisi del rettore, oltre alla pandemia ci sarebbe anche la mancanza di residenze universitarie. A riportarlo è La Stampa.

Il calo degli studenti stranieri e il Politecnico

Durante la seconda edizione del bilancio partecipativo di Ateneo il rettore dell'università di Torino ha sottolineato come "durante il periodo del Covid siamo scesi a una percentuale dello 0.5% di studenti stranieri iscritti. Oggi siamo quasi al 6% sul totale, con 5mila studenti stranieri su 85mila. Mentre gli immatricolati alla Triennale sono 890 su 13mila, per una percentuale del 7%. Vogliamo diventare più attrattivi per gli studenti stranieri, il nostro obiettivo è raggiungere le cifre del Politecnico".

Il Politecnico, con 14 punti percentuali di distacco, ha registrato nell’ultimo anno il 19% di studenti stranieri sul totale degli iscritti, mentre gli immatricolati sono stati il 20% della popolazione studentesca.

Le proposte per rendere l'università di Torino più attrattiva per gli studenti stranieri

Prima università italiana a sperimentare il bilancio partecipativo, che prevede il coinvolgimento degli studenti e dei docenti, l’Ateneo torinese ha anche presentato ben 11 proposte coperte da un budget di 950mila euro in modo da diventare più attrattiva per gli studenti internazionali.

Come ha elencato durante la presentazione il professor Alessandro Barge, presidente della Commissione bilancio all’interno del Consiglio d’amministrazione dell’Ateneo, "tra queste, un fondo specifico per favorire l’accesso all’alta formazione agli studenti internazionali in condizioni di fragilità o provenienti da paesi svantaggiati, un progetto di interscambi internazionali di insegnamento e formazione per il personale docente e tecnico-amministrativo, l’organizzazione di Summer school ad agosto, un maggior coinvolgimento dei "Buddies" (studenti mentori) come figure-guida all’interno dell’università per l’accoglienza e l’orientamento degli studenti stranieri".

Anche se quello della casa e del numero di strutture per gli studenti inadeguato rimane comunque un problema e per questo l'altro obiettivo è quello di "rinvigorire il Tavolo Torino città universitaria, stimolando gli enti che si occupano delle residenze universitarie e puntare sul progetto, non ancora partito, di Torino Student Housing, che vuole implementare le soluzioni abitative".

Paolo Di Falco

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