Nuova Carriera Alias all'Università Sapienza di Roma, approvata dal Senato Accademico

Studenti e Carriera Alias, ennesimo atto. Questa volta siamo nella Capitale, più precisamente all'Università ' Sapienza'.

Il protocollo, adottato dall'ateneo già nel 2018, permette ai ragazzi in transizione di farsi chiamare con quello che sarà il loro nuovo nome, piuttosto che con il loro nome anagrafico. Ed è notizia di ieri che il Senato Accademico, riunito in plenaria, ha deliberato il nuovo regolamento per la gioia dei molti studenti che da tempo ne avevano fatto richiesta.

Leggi anche:

• Carriera Alias, alla scuola di Venezia la lettera di Fratelli d'Italia per abolirla. E a Roma docente strappa il cartello degli studenti
• Muore in Erasmus per un incidente stradale, l'università gli conferisce la laurea postuma
• Eleonora, studentessa con sindrome di down e pittrice, si laurea: la tesi sulla violenza economica di genere

La Sapienza: in arrivo la riforma della Carriera Alias

Da tempo studentesse e studenti della 'Sapienza' chiedevano a gran voce lo snellimento delle pratiche riguardanti l'attivazione della carriera alias. Un percorso già da tempo attivo anche in altri atenei della Capitale, come a 'Tor Vergata' dove la possibilità di adottare la carriera alias è stata inserita nel regolamento accademico già dal lontano 2016; nel 2020 è stata poi la volta dell'Università degli studi 'Roma Tre'. Anche alla 'Sapienza' il percorso era già attivo dal 2018, con non poche problematiche legate all'iter da seguire. La delibera del Senato Accademico mira proprio a snellire la procedura che contava, tra le altre cose, la necessità di un certificato medico.

Come spiega infatti Leone Piva, coordinatore di Sinistra universitaria Sapienza: ”L'idea di dover chiedere a un medico l'autorizzazione per poter cambiare nome era sbagliata e rappresentava un ostacolo anche economico per molti studenti. E' un primo passo importante a cui dovrà seguire un lavoro di consapevolizzazione da parte dell'ateneo". La nuova formula garantirà a tutte le persone che lo vorranno di poter utilizzare il proprio nome all'interno dell'ateneo. Infatti, le novità principali riguardano l'assenza della certificazione medica tra i requisiti per accedere al nuovo nome e una procedura più snella in generale. Una riforma che gli studenti di Sinistra Universitaria chiedevano da tempo: dal flash mob dello scorso ottobre, quando diversi studenti manifestarono per rivendicare le modifiche alla Carriera Alias.