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Dopo i furbetti del cartellino, arrivano quelli del Qr code: è accaduto all'Università di Firenze dove alcuni studenti, per sviare le restrizioni imposta dal rettorato per scongiurare assembramenti, hanno ben pensato di accedere in facoltà mostrando un unico codice, "prestandolo" anche ai colleghi che non erano riusciti a prenotarsi alle lezioni.
Dopo numerose segnalazioni, la Rettrice dell'Ateneo ha deciso di mettere fine a questa situazione, inviando una lettera di richiamo e diffida a coloro che non avevano rispettato le regole dell'ateneo.
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Studenti "furbetti" all'università: mostravano un Qr code ed entravano in 7
Per evitare assembramenti e continuare a seguire le lezioni in presenza, all'università di Firenze avevano messo in atto un portale di prenotazione online per accedere alle lezioni e alle altre zone delle facoltà. Un piano ben strutturato e funzionante per contingentare gli ingressi e tracciare gli studenti in caso di positivi.Dopo la prenotazione, gli studenti ricevevano un Qr code con il quale dovevano presentarsi all'ingresso dell'università per poter accedere senza problemi. Dopo alcuni giorni di pratica, però, alcuni studenti fiorentini hanno ben pensato di aggirare la regola e di "prestare" il Qr code anche agli altri colleghi che non erano riusciti a prenotarsi.
Una situazione che ha, inevitabilmente, portato ad assembramenti all'interno delle aule e di sale studio. Con un solo codice, infatti, durante i mesi di ottobre e novembre, sono riusciti a entrare fino a 7 studenti contemporaneamente.
Rettrice contro gli studenti che hanno violato le regole
Venuta a conoscenza della pratica illecita attuata dai propri studenti, la rettrice dell'ateneo fiorentino, Alessandra Petrucci, ha deciso di scrivere una lettera, indirizzandola ai diretti interessati."Mi vengono segnalati diversi episodi, riscontrati dagli addetti al servizio di portineria presso la Biblioteca di Scienze Sociali in via delle Pandette n.2 accaduti nel periodo da ottobre a novembre ultimo scorso, tra cui quello in cui le Sue credenziali di accesso alle sedi universitarie sono state utilizzate da altro studente - ha scritto la rettrice. Detta condotta è gravemente lesiva delle regole di comportamento di Ateneo, che sono state imposte da ragioni di sicurezza e in ottemperanza alle norme sulla prevenzione e il tracciamento da contagio Covid- 19".
A seguire, una richiesta perentoria e la decisione di ritirare i codici compromessi dallo scambio illecito: "Invito e diffido a cessare immediatamente ogni tipo di comportamento illecito nell’utilizzo delle credenziali di accesso, che sono e devono rimanere ad uso strettamente personale. In via cautelare le credenziali che Le erano state fornite saranno disattivate".