
Spesso quando si parla di nuove generazioni, gli adulti tendono ad assumere un atteggiamento decisamente disfattista riguardo il futuro; eppure guardando la storia di Ermindo Buono, studente laureatosi in filosofia a soli 19 anni di età, ci accorgiamo di come certi pregiudizi lascino il tempo che trovano.
Sì, perché i giovani come Ermindo sono la testimonianza di come con impegno, costanza e sacrificio si possa raggiungere qualsiasi obiettivo prefissato. La sua è una carriera scolastica ricca di successi che partono dalle elementari e arrivano fino alla Facoltà di Filosofia di Ferrara, dove da pochi giorni si è laureato con tanto di lode con una tesi che tratta in maniera trasversale la filosofia antica, applicata, con una accezione politica, alla condizione della politica contemporanea.Lo studente, intervistato da Skuola.net, è un esempio per tutti i suoi coetanei che si pongono traguardi ambiziosi; e adesso lui stesso non esclude di poter proseguire e approfondire gli studi per i quali dichiara un amore incondizionato. Siamo certi che il suo percorso sarà fonte di ispirazione per molti e soprattutto per chi, come lui, vive delle sue passioni.
La laurea a 19 anni: un brillante percorso iniziato già da bambino
Il precoce percorso di Ermindo comincia già alle elementari, iniziate in anticipo con la “primina”. Ma è al liceo che lo studente ha colto l’importanza di mettersi alla prova, per superare i propri limiti e vincere le sfide personali: “Al liceo il dirigente scolastico mi ha offerto la possibilità di sostenere, per merito, l’esame di maturità alla fine del quarto anno; all’inizio ero un po’ titubante in quanto avrei dovuto concentrare lo studio per la quarta e per la quinta in un solo anno ma l’ho vista anche come una opportunità e una sfida personale, così ho accettato”
Da qui, la carriera universitaria nella quale il giovane laureato ha concentrato tutti gli sforzi nella passione per la filosofia e concluso gli studi: “All’università mi è stata poi concessa la possibilità di sostenere tutti gli esami della triennale in due anni ed è così che sono riuscito a laurearmi con lode a 19 anni e, dopo qualche giorno, il Consiglio di Dipartimento ha deciso di conferirmi l’incarico di cultore della materia".
Sono la curiosità verso il sapere e la conoscenza ad avergli fatto muovere i primi passi a scuola; e a volte anche lo studio può trasformarsi in un’opportunità di riscatto e consapevolezza, e questo Ermindo lo sa bene: “Sin da piccolo guardavo il mondo con meraviglia ma al tempo stesso desideravo contemplarlo, conoscerlo; questa curiosità, unita al desiderio di apprendere, l’ho conservata anche nel mio percorso scolastico”. Ma è al liceo che è poi sopraggiunta la maturità:” Nonostante la curiosità è stato però solo al liceo che ho avuto la possibilità di “dare” una direzione specifica alle mie predisposizioni e ai miei interessi, facendo delle esperienze che hanno segnato la mia persona e credo, in gran parte, la mia vita”.
E’ la passione il motore che muove il mondo
Nonostante Ermindo abbia avuto non pochi momenti di difficoltà durante il suo percorso, ci dice come siano effettivamente questi a formare e temprare una persona e come, grazie ad un’intensa passione verso ciò che si fa, si possa superare qualsiasi avversità: “Credo che le difficoltà e, in un certo senso, la sofferenza, siano ciò che sei disposto a sopportare per perseguire la tua passione. È stato questo pensiero che mi ha dato la forza di risalire e riprovarci ogni volta, insieme alla presenza costante dei miei amici e delle persone che amo”.A 17 anni erano infinite le possibilità di Ermindo, ma la sua storia è anche una costante ricerca di miglioramento umano e professionale, ed è da qui che nasce la passione per la filosofia e la scelta della facoltà: “Nella valutazione di ogni facoltà sentivo però la mancanza di qualcosa, e all’inizio non sapevo nemmeno dare un nome a questa sensazione, che ho scoperto essere poi la mancanza dell’unione fondamentale con la Vita, intesa nel senso più ampio ed elevato del termine. La Filosofia, prima che una formazione “umanistica”, mi dà una formazione “umana”, e questo non lo cambierei con nulla. È anche vero che non è stata una scelta facile, ciò che mi preoccupava era innanzitutto la prospettiva lavorativa, ma se avessi scelto un altro percorso non sarei stato pienamente me stesso”.
Non ci sono ricette o formule magiche nella carriera scolastica e universitaria di Ermindo, solo tanto desiderio di apprendere e scoprire. L’ha fatto con i suoi tempi, certamente brevi, ma anche con la consapevolezza che “studiare bene” non è sinonimo di “studiare velocemente”; è questo il messaggio che vuole lanciare ai suoi coetanei: “Io ho avuto la fortuna di riuscire a fare tante cose in dei tempi brevi ma non vorrei che passasse il messaggio che solo chi “si laurea presto” vale. Io mi sono laureato con i miei tempi, che sono stati più veloci dei tempi di qualcun altro, ma ciò non autorizza me a ritenermi migliore, né nessun altro a fare paragoni di alcun genere”.
Ma soprattutto, l’importante è che i giovani non vivano la scuola come un obbligo ma devono invece coglierne l’opportunità; così come d’altra parte, la scuola dovrebbe avvicinarsi alle istanze e bisogni degli studenti: “ Credo però che la situazione sia molto complessa e che non si possano ritenere responsabili né totalmente i ragazzi né totalmente la scuola; in ogni caso, nonostante la crisi che sta vivendo il sistema scolastico, la scuola resta una delle più grandi opportunità per essere liberi”.
La tesi, i sogni e la politica nel futuro
“Quale argomento hai scelto per la tesi e perché?” è a questa domanda che emergono la riflessività e lo spirito critico di Ermindo che ha redatto una tesi sulla necessità del recupero dei valori della filosofia politica classica, basata sul lavoro di Leo Strauss, alla luce della crisi politica che vivono i tempi moderni: “Ho scelto questo tema perché partendo da alcune riflessioni che ho fatto partendo dalla Pandemia mi sono chiesto quale sia stato il ruolo della classe politica degli ultimi decenni nel determinare la crisi che stiamo vivendo, in che modo la filosofia politica contemporanea possa essere considerata una delle cause del declino della prassi politica e in che modo i filosofi politici classici possano rappresentare, a millenni di distanza, dei Maestri e degli esempi a cui ispirarci per fronteggiare la crisi del nostro tempo”.La sete di sapere del giovane laureato è senza freni, motivo per cui lui stesso non esclude la possibilità di iscriversi ad un altro corso di laurea, perché “il sapere è unitario” e la filosofia lo ha aiutato a comprendere la necessità di diversificare l’apprendimento: “ Durante il mio percorso ho capito di avere una passione per la filosofia politica, quindi non escludo una laurea in Giurisprudenza, in particolar modo mi piacerebbe approfondire la Filosofia del Diritto, o anche una laurea in Scienze Politiche”.
E, riguardo il futuro, Ermindo ha le idee chiare: fare della sua passione un lavoro: “Ora mi sto specializzando, alla Sapienza di Roma, in Filosofia Politica, e mi piacerebbe fare ricerca e avviare una carriera accademica in questo ambito. Mi piacerebbe inoltre coltivare il mio interesse per la politica e sviluppare delle competenze che possano permettermi, in futuro, di propormi come rappresentante del mio Paese”.