4' di lettura 4' di lettura
bagni gender neutral università trentoInclusione e rispetto delle differenze altrui: questi i concetti base da cui sono partiti gli studenti del Dipartimento di Sociologia dell'università di Trento per riuscire a ottenere dei bagni gender neutral all'interno dell'edificio universitario.
fonte foto: via Facebook

Dopo aver rivolto un questionario, chiedendo direttamente il parere degli studenti, è stato dimostrato che l'iniziativa è stata da subito promossa.

I ragazzi sono stati particolarmente attenti alle sensibilità espresse dai colleghi.

Bagni gender neutral all'università di Trento

All'interno del Dipartimento di Sociologia verranno riservati quattro bagni gender neutral a tutti coloro che non si identificano né come uomini né come donne. Dei bagni senza etichetta che hanno trovato subito l'accordo da parte degli studenti, rispondendo positivamente alla soluzione tramite un questionario. Ma anche il supporto da parte di una docente e della prorettrice dell'ateneo trentino, Barbara Poggio: "Gli studenti hanno elaborato tutti assieme la proposta che è stata poi presentata al corpo docente – spiega Poggio a Il Dolomiti seguendo una strada giusta e realizzando anche un questionario che ha ottenuto ottimi risultati. La nostra Università è fortemente internazionalizzata e questo ci permette anche di capire che in altri Paesi questi temi sono molto più sviluppati".

La polemica delle associazioni Pro Vita

In seguito all'iniziativa firmata dagli studenti di Sociologia, in una nota di Pro Vita e su alcuni siti legati all'associazione sono comparsi degli articoli che andavano a intaccare la veridicità della scelta dei bagni gender neutral. Secondo Primato Nazionale, infatti, gli studenti contrari sarebbero stati molti di più di quelli che avevano risposto positivamente al questionario. Affermazioni subito ribaltate da parte degli stessi universitari che hanno spiegato che, nell'articolo in questione, erano state citate le parole di un rappresentante di Azione Universitaria che non apparteneva al dipartimento di Sociologia ma a quello di Economia. Spiegando, inoltre, che l'adozione dei bagni gender neutral non ha comportato alcun particolare cartello in più. Sono stati semplicemente tolti i cartelli con la figura di uomo e donna in quattro bagni affinché potessero essere usati da tutti indipendentemente dal sesso.

La risposta delle associazioni studentesche

"L'88.3% dellə intervistatə, su un campione di più di 400 persone, circa un quarto dellə iscrittə al nostro Dipartimento, era favorevole alla proposta, e a scontrarsi con la loro volontà è stata proprio una minoranza della componente docente: alla votazione in Consiglio di Dipartimento, infatti, in quattro hanno espresso parere contrario, e in sette si sono astenutə" - spiegano su Facebook i rappresentanti di UDU Trento. "Ad ispirare la nostra azione dal basso non è stata una fantomatica «ideologia gender» importata da oltreoceano, ma la consapevolezza che i bagni misti contribuiscono al benessere di una categoria svantaggiata, quella delle persone non-binarie, e di tutta la comunità: riducono i tempi d'attesa e i costi di gestione, come dimostrato da un articolo pubblicato dalla Cambridge University Press".