
Dopo aver rivolto un questionario, chiedendo direttamente il parere degli studenti, è stato dimostrato che l'iniziativa è stata da subito promossa.
I ragazzi sono stati particolarmente attenti alle sensibilità espresse dai colleghi.-
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Bagni gender neutral all'università di Trento
All'interno del Dipartimento di Sociologia verranno riservati quattro bagni gender neutral a tutti coloro che non si identificano né come uomini né come donne. Dei bagni senza etichetta che hanno trovato subito l'accordo da parte degli studenti, rispondendo positivamente alla soluzione tramite un questionario. Ma anche il supporto da parte di una docente e della prorettrice dell'ateneo trentino, Barbara Poggio: "Gli studenti hanno elaborato tutti assieme la proposta che è stata poi presentata al corpo docente – spiega Poggio a Il Dolomiti – seguendo una strada giusta e realizzando anche un questionario che ha ottenuto ottimi risultati. La nostra Università è fortemente internazionalizzata e questo ci permette anche di capire che in altri Paesi questi temi sono molto più sviluppati".La polemica delle associazioni Pro Vita
In seguito all'iniziativa firmata dagli studenti di Sociologia, in una nota di Pro Vita e su alcuni siti legati all'associazione sono comparsi degli articoli che andavano a intaccare la veridicità della scelta dei bagni gender neutral. Secondo Primato Nazionale, infatti, gli studenti contrari sarebbero stati molti di più di quelli che avevano risposto positivamente al questionario. Affermazioni subito ribaltate da parte degli stessi universitari che hanno spiegato che, nell'articolo in questione, erano state citate le parole di un rappresentante di Azione Universitaria che non apparteneva al dipartimento di Sociologia ma a quello di Economia. Spiegando, inoltre, che l'adozione dei bagni gender neutral non ha comportato alcun particolare cartello in più. Sono stati semplicemente tolti i cartelli con la figura di uomo e donna in quattro bagni affinché potessero essere usati da tutti indipendentemente dal sesso.