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studiare all'universitàL'obbligo d'istruzione è uno dei capisaldi delle democrazie occidentali, ma non si può dire lo stesso di altri Paesi nel mondo.

E' notizia dello scorso lunedì che le donne non potranno frequentare l'università in Afghanistan.

Una doccia fredda per le migliaia di donne afghane che erano già state private dell'accesso alle scuole secondarie dallo scorso 23 marzo e ad alcune facoltà come ingegneria, economia, veterinaria e agricoltura. Adesso però si parla di un vero e proprio divieto d'istruzione per le donne, relegate sempre di più ai margini della società da quando i talebani sono tornati al potere nel Paese.

Il regime dei talebani contro le donne: a casa, senza istruzione e lavoro

La decisione è stata annunciata dal Ministro dell’Istruzione Superiore Neda Mohammad Nadeem in un’ordinanza inviata a tutte le università governative e private del Paese: ”Si consiglia a tutti voi di attuare il citato ordine di sospendere l’istruzione femminile fino a nuovo avviso” si legge nella nota riportata da “Il Corriere della Sera”. Nulla di nuovo sotto il Sole, Nadeem è un ex governatore e comandante militare, e uno degli esponenti più convinti della linea dura religiosa dei talebani. L'istruzione femminile non risponde ai valori afghani, ma forse sarebbe più corretto dire che l'emancipazione femminile non rientra nei piani del Governo di Kabul.

Sì perché dal loro ritorno nel Paese i talebani hanno messo in atto un piano di restrizioni che più di tutti va a colpire la popolazione femminile. Nei mesi scorsi, il governo, formato naturalmente da soli uomini, ha abolito il ministero degli Affari femminili e lo ha sostituito con quello del Vizio e della Virtù, ha vietato alle cittadine quasi tutti i lavori e ha imposto che le donne viaggino per lunghi tragitti solo accompagnate. Ciliegina sulla torta è stato l’editto del leader supremo Hibatullah Akhundzada dello scorso maggio che imponeva alle afghane di ”stare a casa” e di indossare il burqa qualora fossero costrette ad uscire di casa.

”Hanno paura di noi e del nostro potere. Hanno distrutto l’unico ponte che mi metteva in connessione con il futuro. Come posso reagire? Pensavo di poter studiare e portare luce nella mia vita ma hanno spazzato via tutto” ha commentato in lacrime una studentessa alla “BBC”. ”Abbiamo affrontato una situazione difficile proprio per essere in grado di continuare ad andare a scuola. Ero felice di potermi laureare e inseguire i miei sogni. Ma ora a cosa servirà?” rivela scoraggiata un'altra studentessa.