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tirocini in presenza università
Dopo la sospensione di alcune attività universitarie che non si potevano svolgere in modalità smart working, il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha dato il via ad un decreto dedicato proprio a tirocini, attività di ricerca e laboratori universitari.
Il Ministero conferma che le attività possono essere svolte in presenza citate ma saranno gli atenei a valutare l’organizzazione più idonea. Ecco come dovranno essere organizzati.

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Dopo il nuovo decreto per la prova unica a distanza per gli Esami di Stato di Abilitazione all’esercizio delle professioni, Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, ha proceduto nel dare nuove direttive per i tirocini e i laboratori universitari. Dalla nota emana si legge che tutte le esercitazioni pratiche possono essere svolte in presenza, “a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione, rispettando le misure organizzative previste di prevenzione e protezione”. Saranno, dunque, le università a valutare l’organizzazione più idonea a garantire il rispetto di misure di protezione e prevenzione.

Manfredi: “Per uno studente la vita di comunità è uno stimolo fondamentale”

Così come riportato nella nota emanata, l’obiettivo del nuovo ministro dell’Università è garantire agli studenti la possibilità di un confronto continuo con il docente e l’apprendimento mediante laboratori pratici: “Per uno studente la vita di comunità è stimolo fondamentale in un percorso di conoscenza e di studio. Abbiamo tuttavia un sistema universitario che può, in taluni casi, presentare criticità sulla sicurezza”. Per queste ragioni è necessario contemperare la necessità di evitare la diffusione del virus e la continuazione della didattica e dei suoi obiettivi. Per il ministro questo obiettivo si può ottenere attraverso il “buon senso nell’organizzazione delle attività”.