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La passione per le discipline umanistiche
Lo studente fin dalle superiori ha iniziato a sviluppare una forte passione per le discipline umanistiche, che è poi sfociata nella decisione di studiare Storia all’Università di Bari: “Quando frequentavo l’industriale alle superiori avevo sviluppato una forte passione per il campo umanistico e la letteratura, e poi è cresciuta anche per la storia.” E ha quindi continuato a spiegare: “In particolare sono molto appassionato di rivoluzione industriale, sviluppo delle invenzioni, Risorgimento italiano e prima e seconda guerra mondiale. Credo che studiare il passato aiuti a costruire un futuro migliore ed è anche importante attraversare le epoche precedenti attraverso le fonti arrivate a noi nel corso di centinaia e migliaia di anni”, ha ammesso il giovane a Repubblica.“Mi piace studiare perché sono un ragazzo davvero curioso – ha proseguito il ragazzo -. Nel corso di questi quattro anni ho vissuto momenti indimenticabili: per esempio, ho fatto amicizia con due signori che si sono iscritti all’università nonostante la maggiore età, un sessantenne ufficiale della Marina e un settantenne ex consulente finanziario, entrambi in pensione. Tra i corsi che mi sono piaciuti di più ci sono per esempio quelli di letteratura italiana contemporanea, storia medievale, moderna e contemporanea, così come quella greca e romana, ma anche storia del cinema.”
Il messaggio di Antonio: "Bisogna lottare ed essere curiosi per potersi spingere lontano"
Ma l’esperienza all’interno dell’ateneo non è stata soltanto di assimilazione di contenuti, Antonio ha affermato di “essere migliorato nelle relazioni sociali: grazie ai miei colleghi e tutor sono riuscito a cavarmela e a prendere appunti durante le lezioni, tra le altre cose. Senza di loro non ce l’avrei fatta. Ho conosciuto anche il classicista Luciano Canfora”.Il neolaureato coglie quindi l’occasione per fare un appello a tutti i ragazzi nella sua stessa condizione: “Questa laurea possa stimolare molte persone affette da Asperger. Voglio lanciar loro questo messaggio: bisogna lottare ed essere curiosi per potersi spingere lontano”.
Infine, Antonio ha parlato anche dei suoi piani per il futuro: “Farò la magistrale in scienze e documentazione storica. Come lavoro non so ancora, mi potrei trovare bene in un percorso dedicato al mondo umanistico e dell’istruzione: mi piacerebbe insegnare oppure potrei diventare un ricercatore storico o un bibliotecario”.