
Dopo il diploma, quando si è alle prese con la scelta dell'università, la domanda sorge quasi spontanea: quale facoltà mi assicurerà maggiori chance lavorative? Una domanda da un milione di euro a cui non c'è una risposta univoca. L'allineamento delle università al mercato del lavoro è cosa rara di questi tempi e le costanti mutazioni del mondo lavorativo impongono di andarci con i piedi di piombo.
Un buon primo passo potrebbe essere quello di dare un'occhiata ai numeri degli anni precedenti, in questo modo potremmo farci un'idea circa quali sono le facoltà che fanno lavorare dopo il conseguimento della laurea. E grazie ai dati AlmaLaurea elaborati da Angelo Mastrillo, docente in Organizzazione delle Professioni Sanitarie dell’Università di Bologna e Segretario della Conferenza Nazionale dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, possiamo finalmente fare luce sulle facoltà che meglio sanno rispondere alla domanda del mondo del lavoro.
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Quali sono i corsi di laurea che offrono più opportunità di lavoro
L'indagine condotta dal portale AlmaLaurea ha preso in considerazione la situazione lavorativa di 115.006 studenti laureati nel 2021. Il quadro che ne emerge è piuttosto chiaro: a un anno dalla laurea, nel 2022, il 78,5% dei laureati nelle Professioni Sanitarie ha trovato un'occupazione stabile. Segue l'area giuridica, dove il 60,5% dei laureati 2021 risulta pienamente occupato nel 2022. Appena dopo c'è l'area Informatica ICT: il 59% degli studenti laureati in questo ambito lavora a pieno regime. Sotto il podio troviamo i laureati di Educazione e formazione (58%) e di Scienze motorie e sportive (48,5%). Seguono i laureati dei corsi triennali dell'area Servizio sociale (43,5%) e Agrario-forestale (41,6%).
Quali laureati guadagnano di più?
Dai dati elaborati dal professore Angelo Mastrillo si può evincere anche lo stipendio medio dei laureati a un anno dal conseguimento del titolo triennale. I laureati delle Professioni Sanitarie risultano al primo posto anche in termini di retribuzione: 1.559,00 euro netti mensili. In questo caso, l'area disciplinare di Informatica scavalca quella giuridica: i suoi laureati infatti guadagnano circa 1.426,00 euro netti, contro i 1.322,00 portati da casa dai laureati del settore giuridico. Nel quadro generale sono poche le facoltà che permettono di arrivare a guadagnare uno stipendio di mille euro o superiore.
Parliamo ad esempio dei laureati del settore economico che riescono a guadagnare 1.122,00 euro mensili. Ma anche degli ex studenti che provengono dall'area disciplinare di Ingegneria industriale (1.159,00 euro). Seguono gli ambiti che – dal punto di vista retributivo – risultano poco performanti in termini di futura retribuzione: i settori Agrario e Politico sociale, i cui laureati si mettono in tasca a fine mese rispettivamente 1.085,00 e 1.083,00 euro. Senza dimenticare i laureati di Architettura e Ingegneria civile (1.061,00 euro mensili).