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Il provvedimento riguarda tre studenti dell’Università Bocconi di Milano, che hanno pubblicato sui social commenti discriminatori e offensivi, dopo che l’ateneo ha deciso di introdurre bagni gender neutral all’interno delle sue strutture.
Lo raccontano diverse testate tra cui "Open".“Li userò ma non per andare in bagno” scrive uno di loro su Instagram. “Li puoi letteralmente usare per andare a trans” fa eco un altro dei ragazzi. Questi alcuni dei commenti che sono costati ben sei mesi di sospensione a ciascuno degli autori.
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Lo studente che ha segnalato i commenti
La segnalazione dei commenti comparsi sui social è giunta all’ateneo da parte di un ragazzo, che ha individuato la presenza di commenti transfobici e abilisti. Lo studente, frequentante Giurisprudenza e presidente dell’associazione Lgbtqia+ “Best Bocconi”, ha raccontato la vicenda e la sua esperienza personale sul suo profilo Instagram. “Quando ho ripreso l’università dopo aver fatto coming out, ho iniziato ad avere difficoltà ad usare i bagni in università. Nei bagni degli uomini venivo guardato male e a volte anche deriso.” racconta il ragazzo via social. “La mia prima soluzione è stata di non usare più i bagni universitari. - continua lo studente - Ho parlato della questione con l’università e immediatamente c’è stata una grande attenzione e un enorme impegno”. Infatti, l’ateneo si è adoperato per individuare una soluzione tempestiva che potesse migliorare la condizione dei suoi studenti e, dallo scorso settembre, si è dotato di bagni gender neutral nella maggior parte degli edifici universitari. Un grande passo avanti che i tre studenti hanno tentato di guastare diffondendo messaggi d’odio sui social.
Il provvedimento dell’Università
Dopo la segnalazione dello studente, l’ateneo ha provveduto a sanzionare i tre autori dei commenti che sono stati ritenuti provocatori e offensivi anche verso le persone affette da disabilità. I messaggi d’odio diffusi sui social rappresentano una violazione del cosiddetto Honor Code Bocconiano, redatto dall’Università milanese. Questo comprende un insieme di regole che gli studenti sono tenuti a rispettare e tra questi figurano anche la valorizzazione delle diversità, la solidarietà e l’equità. “Il mancato rispetto di questi valori - si legge nel codice della Bocconi - attraverso comportamenti inadeguati volontari o causati da semplice superficialità, costituisce un danno non solo per l’individuo e per le persone direttamente coinvolte, ma anche per l’Università Bocconi nel suo complesso e per la comunità ad essa collegata”. La violazione delle norme presenti nell’Honor Code implica punizioni più o meno gravi a seconda delle circostanze di ogni specifico caso. Questa volta l’ateneo ha deciso di infliggere ai suoi studenti sei mesi di sospensione.