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Gli atenei italiani scommettono su sostenibilità e data science: sono 195 i nuovi corsi che saranno attivati per l’anno accademico 2020/21, ben 54 in più rispetto all’attuale. Tra i corsi in crescita anche quello sull’intelligenza artificiale, disciplina appartenente all'informatica che studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche che consentono la progettazione di sistemi hardware e sistemi di programmi software.

Ecco tutte le lauree in arrivo e i corsi innovativi pensati dagli atenei italiani.

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Green economy e data science: le richieste degli atenei

Il Consiglio universitario nazionale (Cun) ha ricevuto in totale 195 richieste di nuova attivazione nelle scorse settimane e secondo i dati dello scorso le richieste sono aumentate del 38% rispetto allo scorso anno: quest’anno ce ne sono 54 in più. L’aumento si è concentrato nelle aree 9 (Ingegneria industriale e dell’informazione) e 12 (Scienze giuridiche) del Cun. Ora tocca all’Agenzia di valutazione Anvur avallare o meno le richieste. Ad avere un aumento esponenziale sono le lauree dal titolo “intelligenza artificiale” e se fino al 2017 l’unica università che offriva la possibilità di laurearsi in artificial intelligence e robotica era la Sapienza di Roma e, nel 2018 si è aggiunta Cagliarsi e nel 2019 Bologna e Pisa. Insomma, nel 2020 i corsi possono diventare 9, visto che ci sono 5 corsi in attesa di attivazione.

La rivincita della data science

La scienza dei dati è l'insieme di principi metodologici, basati sul metodo scientifico, e tecniche multidisciplinari volte a interpretare ed estrarre conoscenza dai dati. Marco Abate, prorettore per la Didattica dell’Università di Pisa, si è espresso circa la forte richiesta per la materia data science: “Fino al 2014 erano presenti solo due lauree triennali, a Genova e Palermo, dedicate all’analisi dei dati, che è la versione baby della data science. I primi corsi veri di data science compaiono nel 2015, a Roma Sapienza e a Torino. Nel 2016 se ne aprono altri due, a Padova e Milano Bicocca; e dal 2017 comincia l’esplosione”. L’anno prossimo potrebbero esserci 22 lauree grazie anche al fatto di essere un «argomento trasversale per eccellenza, sviluppato com’è all’interno di classi di area agraria, alimentare, biotecnologica, biologica, chimica, economica, ingegneristica, turistica».