3' di lettura 3' di lettura
il rettore più giovane d'Italia
Fonte foto: Collegio Ghislieri

Dopo 42 anni il Collegio Ghislieri di Pavia cambia rettore; l'istituto, fondato nel 1567 da Papa Pio V, è dal 1966 un ateneo misto nel quale molti giovani italiani hanno approfondito gli studi.

Tra questi c'è Alessandro Maranesi, neo Rettore del Collegio a soli 36 anni di età. Maranesi andrà a sostituire Andrea Belvedere, esperto di diritto, il cui rettorato è durato ben 42 anni: dal 1979 al 2021. Un passaggio di consegne ricco di significato: dalla sua fondazione infatti, oltre quattro secoli e mezzo fa, il Collegio Ghislieri ha avuto solo quaranta Rettori. E dal 1913 ad oggi ce ne sono stati solamente quattro. E adesso toccherà al giovane Rettore onorare l'Ateneo.

Non "fuga" ma ritorno di cervelli

Alessandro Maranesi si è fatto subito trovare pronto; laureatosi all'Università di Pavia con una tesi su Giuliano l'Apostata, e successivamente formatosi al Collegio Ghislieri, il neo – Rettore vanta un curicculum di tutto rispetto. Maranesi ha infatti un passato da ricercatore a Nimega, in Olanda, oltre che esperienze di studio in Colorado e in Germania. Ci troviamo quindi davanti ad un giovane cervello di ritorno al quale sono state affidate le chiavi di una istituzione accademica fra le più antiche e prestigiose.

Maranesi: “Temi attuali al centro della formazione”

Ben conscio di ciò, Maranesi è apparso lucido sull'impostazione che vuole dare al Collegio Ghislieri: “Il nostro compito è quello di essere un serbatoio di opportunità per i nostri allievi, universitari eccellenti selezionati da tutta Italia sulla sola base del merito. Vogliamo offrire un'educazione alla complessità di pensiero, alla libertà e alla tolleranza, non scontata al tempo dei social media, e far sentire i nostri studenti liberi dai vincoli sociali, economici e di genere che posano impedire di far prosperare il loro talento", si legge su “la Provincia Pavese”. Non solo, sul futuro del Collegio, Maranesi sembra avere le idee chiare: "Il Ghislieri è un luogo capace di valorizzare talenti. Per continuare a farlo, dobbiamo innervare il Collegio di quei temi che hanno assunto una particolare urgenza scientifica e civile: penso all'intelligenza artificiale, al rapporto fra alimentazione, salute e ambiente, al dibattito sulla crisi delle istituzioni, alla sostenibilità”.