
Dunque è tornata a ravvivare il dibattito pubblico una polemica della quale si discute solamente in prossimità delle elezioni: estendere il diritto di voto ai fuori sede, senza costringerli a dover tornare a casa per poter esprimere la loro preferenza nel seggio di appartenenza. L’associazione nazionale studentesca LINK-Coordinamento Universitario è quindi tornata a puntare i riflettori su questo delicato tema, accusando lo Stato di non voler intervenire con una norma per gli studenti fuori sede.
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Non esiste una norma per il voto degli studenti fuori sede
“Anche a questa tornata elettorale agli studenti fuorisede non è concesso il diritto al voto presso il proprio domicilio” denunciano gli studenti di LINK, che continuano sottolineando come spesso studenti e lavoratori si trovino in condizioni difficili, dovendo scegliere se lavorare o studiare oppure andare a votare: “In Italia si contano 4.9 milioni di persone definite "astensionisti involontari", a causa della mancanza di una legge elettorale che permetta davvero loro di votare, inclusi i fuori sede. Non esiste infatti una norma in tal senso, ad ogni tornata elettorale molto si trovano a dover scegliere quale diritto esercitare: lavoro o voto? Studio o voto?”LINK fornisce anche riferimenti legislativi, affermando che attualmente: “Totalmente ignorato l’art.3 comma 2 della costituzione che sancisce come compito della Repubblica il “rimuovere ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica del Paese”. - E quindi affondano - Siamo stati definiti “astensionisti involontari”: pensiamo piuttosto che ci sia la volontà chiara da parte delle legislature di rendere astensionista chi non ha i mezzi per esercitare il proprio diritto di voto.”
Trasporti gratuiti: la proposta degli studenti fuori sede per votare alle elezioni
Proprio per questo, LINK ha avanzato la sua proposta: “Vogliamo trasporti gratuiti per gli studenti fuorisede e la sospensione di tutte le attività didattiche e curriculari il 26-27-28 settembre, per consentire il diritto di voto a tutti e per tutelare la partecipazione e la democrazia.”Inoltre, gli studenti continuano chiedendo anche; “Che ogni Ateneo si impegni nel recupero delle attività curriculari previste in quei giorni: nessuno deve essere lasciato indietro”, così da non perdere giorni preziosi di didattica.
E quindi concludono: “Vogliamo per la prossima legislatura che le forze politiche si impegnino a fare una legge elettorale che permetta ai fuorisede di votare: nessun avanzamento sarà fatto senza la decisionalità dei giovani fuorisede, studenti e lavoratori!”.