
In Dad le abitudini degli studenti universitari hanno subito un drastico cambiamento: se prima in moltissimi non tornavano a casa per la pausa pranzo, ora rimanendo sempre presso la propria dimora tutti - proprio tutti - hanno dovuto fare i conti con la preparazione del pranzo.
Ma come se la cavano i diversi tipi di studenti in pausa pranzo? Dimmi cosa mangi tra una lezione e l’altra e ti dirò che universitario sei!
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Il secchione
È sempre presente in ogni gruppo universitario l’amico che riesce a studiare, a dare tutti gli esami in tempo e al contempo a mantenere una media stratosferica: il secchione. Ebbene per fare tutto ciò deve avere alle spalle un’organizzazione perfetta e impeccabile, come impeccabili sono i suoi pasti in pausa pranzo. Ecco che dunque si nutre solo di cibi pretenziosi e ricercati, come filetto alla wellington e insalata di salmone e avocado.
Il fuoricorso
Passiamo poi al lato opposto della forza: colui che invece è la disorganizzazione fatta persona, il fuoricorso. Rimanda gli esami da quando stava alle medie e ogni sessione pensa di riuscire a recuperare terreno, ma non fa che perdenere ineluttabilmente. Qual è il pasto tipico di questa categoria di studenti? Considerando il loro frigorifero desolatamente vuoto, si arrangiano con della pasta a cui non hanno saputo trovare un condimento oltre all’olio e parmigiano e che spesso scolano troppo cotta perché si sono dimenticati di impostare il timer.
Quello che vive di fotocopie
Le fotocopie sono uno dei tratti distintivi di un’altra categoria di studenti: quelli che non hanno intenzione di spendere per libri nuovi o usati e quindi scelgo la via più illegale per cercare di risparmiare il più possibile. E quindi, studenti dal braccino così corto cosa potranno mai mangiarsi per pranzo? Il cibo che questa particolare “specie” studentesca preferisce è la pasta col tonno: letteralmente pasta scolata sulla quale adagiano una scatoletta di tonno appena aperta, costo totale del piatto 0,78 cent.
L’ansia fatta persona, anzi studente
Il quarto tipo di studente è quello perennemente in preda all’ansia e alla preoccupazione per gli esami fatti di cui ancora non sa il voto e quelli che invece ancora deve sostenere. Durante intere notti insonni e periodi senza una vita sociale ma con la faccia perennemente sui libri cosa ingurgita per vivere? Nulla, o meglio, nulla di solido, solamente caffè che associato all’ansia già presente dentro di lui provoca un mix letale che lo aiuta a rimanere sveglio intere sessioni d’esami.
Quello che va bene senza studiare
L’ultimo tipo di studente che analizziamo oggi è il fortunello, o meglio, colui che anche senza aver studiato va comunque bene a qualsiasi esame decida di dare. Dalla sua ha la dea Fortuna, che, essendo cieca, continua a scagliare imperterrita le sue frecce proprio su questa particolare categoria studentesca. Di cosa si nutrono i ragazzi di questo tipo? Non sono particolarmente organizzati da avere frigoriferi sempre pieni, né sono abbastanza bravi in cucina da improvvisare pranzetti stellati, ma sono eccellenti nell’improvvisazione: ordinano su app di delivery food sempre più spesso. In questo modo, con il minimo sforzo riescono sempre a ottenere il massimo risultato. Risultato a cui di tanto in tanto si aggiunge anche una bibita gratis offerta dalla suddetta dea che non rinuncia mai ad assisterli.
Ma tornando a parlare di studio, scopri come organizzare al meglio gli appunti guardando questo video!