
I voti presi durante il percorso universitario sono parte essenziale dello studio perché oltre a rappresentare la fine di un esame, uno dopo l’altro costituiscono la base su cui si deciderà il voto finale in sede di laurea.
Ma quali sono i parametri in base a cui si calcola la propria media? Quale media viene considerata fra ponderata e aritmetica per la formulazione del voto finale di laurea? E che differenza c’è fra le due?
Per rispondere a queste domande oltre al voto, è necessario prendere in considerazione un altro elemento fondamentale rappresentato dai CFU.
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Differenza fra media aritmetica e media ponderata
Per calcolare il voto di laurea, è sempre più spesso utilizzata la media ponderata al posto di quella aritmetica. La differenza che intercorre fra le due risiede nella specificità della prima di non valutare solo i voti di per sé, ma di considerare anche il peso che hanno i CFU nei rispettivi esami.L’importanza che un esame riveste nel proprio piano di studi infatti è proporzionale al numero di crediti assegnati a quello specifico insegnamento. Secondo la media ponderata infatti, un 28 preso ad un esame da 12 CFU vale molto di più di un 30 preso ad un esame da 6 crediti. Di fronte a questi risultati invece la media aritmetica assegnerebbe un valore relativo solo ai voti, escludendo quindi i crediti.
Come si calcola la media ponderata
Per calcolare la media ponderata bisogna seguire precisi passaggi:
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• Moltiplicare il voto di un esame per il numero di crediti relativi a quell’esame stesso;
• Sommare tutti i risultati ottenuti dalle moltiplicazioni;
• Dividere il risultato per il numero dei crediti.
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• 1° Esame: voto 30, crediti 5;
• 2° Esame: voto 25, crediti 12;
• 3° Esame: voto 28, crediti 10.
Dalla media ponderata al voto di base in sede di laurea
Una volta calcolata la media ponderata, è possibile calcolare il voto minimo da cui partire il giorno della discussione della tesi.Per calcolare il voto finale di base di partenza, basterà moltiplicare per 11 il risultato della media ponderata ottenuta e dividere il risultato per 3. Tornando al nostro esempio dunque la formula da adottare sarà la seguente: (27,03 x 11) / 3 = 99,11.
Il punteggio massimo che il giorno della discussione i commissari possono assegnare ai candidati è pari a 6-7 punti. Questi ulteriori punti aggiuntivi possono essere concessi dalla commissione in base ad una discussione o una tesi particolarmente meritevoli e brillanti.