
Di recente è stato reso pubblico il lavoro condotto dalla Conferenza dei rettori (Crui) in merito alla presenza delle università italiane nelle classifiche internazionali di gradimento. I risultati sono pressoché sorprendenti: dal 2017 al 2020 ben 85 atenei hanno fatto accesso nei ranking più riconosciuti e 11 nuove accademie si sono posizionate tra i primi 200 posti.
Con le conclusioni dello studio, però, la Crui – considerando anche i risultati ottenuti dai Paesi europei vicini- ha voluto lanciare un appello: “Il sistema deve crescere insieme”. Vediamo insieme quali sono state le università italiane che si sono contraddistinte.
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Università italiane: le posizioni nelle classifiche internazionali
Si è concluso a dicembre ma è stato pubblicato di recente il lavoro condotto dai rettori degli atenei per individuare quali e quante università italiane sono rientrate nelle classifiche più prestigiose e riconosciute in materia di istruzione post diploma. I ranking presi in considerazione sono complessivamente sei e prendono in considerazione variabili anche assai diverse tra loro ma facendo sempre riferimento alle pubblicazioni e agli indici bibliografici. Tra queste vi è la Greenmetric che misura la sostenibilità nelle strutture universitarie e la Qs, che analizza il tasso di occupazione. Ad emergere, sul piano delle singole università, sono state il Politecnico di Milano, che ha raggiunto nella classifica britannica Qs il 137esimo posto, davanti all’Università La Sapienza e l’Università di Bologna; quest’ultima si classifica anche nel ranking londinese Times Higher Education davanti alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e alla Normale di Pisa. Nella classifica avviata dalla Commissione europea, U-Multirank, invece, troviamo la Bocconi di Milano e l’Imt di Lucca. A livello numerico, invece, nella classifica generale Arwu dell'Università Jiao Tong di Shanghai sono entrati 30 atenei in più e si è passati da 2 a 3 nei top 200. Nella classifica Times Higher Education si sono aggiunte 10 posizioni italiane e si è passati anche qui da 2 a 3 atenei nei top 200. Nella classifica Qs si sono aggiunte 8 posizioni (da 31 a 39) e nei top 200 c’è una regressione, da 3 si è passati a 2. Infine, nella classifica U-Multirank si sono aggiunti 30 atenei italiani.