
Sarebbe attualmente all'attenzione della Corte dei conti un nuovo decreto ministeriale che apporterebbe delle modifiche sul sistema del diritto allo studio universitario, in particolare per ciò che concerne importi e soglie delle borse di studio.
Una buona notizia quindi per moltissimi studenti, anche se non tutti la pensano così: “Nonostante potrebbe sembrare un buon primo passo, considerando che questo per anni sarà il principale intervento sulle borse (perché contenuto nel Pnrr), l’innalzamento della soglia ISEE massima a poco più di 24.000, che resta comunque a discrezione degli Enti Regionali" dichiara Giovanni Sotgiu, coordinatore nazionale per l’Unione degli Universitari, che aggiunge "non basta.”
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Quale sarà l’aumento previsto per le borse di studio
Secondo quanto riportato dal nuovo decreto ministeriali, nella proposta del MUR si parla di un aumento di 200 € per le borse in sede, di 500 € per le borse pendolari e di 700 € per le borse fuori sede.Ma non è tutto, infatti il Ministero è deciso modificare le soglie d’accesso massime, che saranno quindi fissate a 24.335,11 per l’ISEE e 52.902,433 per l’ISPE. E dunque, con queste modifiche, dati alla mano, entro il 2024 la platea dei borsisti potrebbe aumentare di circa 100.000 unità rispetto al dato attuale.
Intervento sulle borse di studio: gli studenti non sono soddisfatti
Le nuove misure proposte dal Ministero dell’Università non sembrano però soddisfare le aspettative degli studenti, i quali, come si legge nel comunicato di Unione degli Universitari, rimarcano un innalzamento medio del costo della vita a seguito della pandemia, con relativo disagio da parte dei ragazzi e delle famiglie, che si troverebbero quindi in difficoltà.E dunque, secondo gli studenti, le borse di studio devono rappresentare uno strumento di emancipazione volto a garantire l’indipendenza e la copertura totale dei costi legati agli studi universitari, e non configurarsi come un rimborso parziale. Nel comunicato quindi, si può notare come l’intervento pianificato dal MUR, venga considerato insufficiente.
Studenti: “Sono necessari interventi strutturali e mirati”
Oltre a trovare insufficienti gli interventi contenuti nel decreto, gli studenti sottolineano anche la mancanza di investimenti stanziati in Legge di Bilancio. “Il rischio è quindi di un ennesimo specchietto per allodole che porterà alla mancanza di copertura delle borse di studio e quindi a un grosso aumento di idonei non beneficiari.”“Senza investimenti strutturali già messi in campo, il provvedimento perde di fatto di significato, gravando su un sistema già al collasso. Restano infine poco chiare alcune delle indicazioni presenti nel Decreto.” Rivendicano i ragazzi di Unione degli Universitari.
“Complessivamente, accogliamo positivamente le intenzioni del Ministero che, per la prima volta negli ultimi anni, sembrerebbe iniziare a comprendere le criticità che rivestono il nostro sistema di diritto allo studio.” Continua quindi Giovanni Sotgiu, coordinatore nazionale per l’Unione degli Universitari, che però sottolinea anche come: “Crediamo che gli interventi a ora previsti non siano ancora in grado di rispondere alle esigenze delle studentesse e studenti del nostro Paese e il trend in calo sulle immatricolazioni dell’ultimo anno accademico lo conferma: tra i principali motivi delle rinunce al proseguimento negli studi si annovera l’insufficienza dei benefici dsu.”
La proposta avanzata da Sotgiu e dagli studenti tutti è la seguente: “Sono quindi necessari interventi strutturali e mirati, un’analisi complessiva della situazione dell3 student3 universitari, nonché una revisione complessiva dell’impianto del diritto allo studio, volto alla gratuità dei costi universitarie alla totale emancipazione dell3 student3 a prescindere dalle loro condizioni socioeconomiche.”