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parola chiave dell’articoloL'emergenza rifiuti non dà tregua alla Capitale, sommersa dalla sporcizia in diverse zone della città. L'Ama, azienda che gestisce la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ha da poco diramato un bando per la selezione di personale da destinare alla raccolta dei rifiuti.

fonte foto: via Il Corriere della Sera

Alla chiamata hanno risposto 2.300 candidati, di età compresa tra i 18 e i 29 anni, e tra loro c'è anche Antonio Merola, 22enne romano studente di Economia a La Sapienza di Roma. Una scelta controcorrente quella di Antonio che ha deciso di mettersi in gioco in un contesto lavorativo molto lontano dal percorso di studi che sta svolgendo come ha raccontato a 'Il Corriere della Sera'.

Antonio studia Economia e punta ad entrare in Ama

Antonio è al secondo anno di Economia e al momento il suo obiettivo principale è la ricerca di un'occupazione: ”Capisco che possa sembrare strano, vari adulti me lo hanno ripetuto: 'Ma i rifiuti a Roma? Stai in giro tra i topi!'. Anche perché nella selezione è specificato che bisognerebbe lavorare proprio in strada e anche di notte e nei festivi. Invece i miei amici mi sostengono, mi dicono "magari entri e hai un posto sicuro" spiega Antonio.

In precedenza il 22enne ha lavorato come scaffalista in un supermercato e poi lo scorso anno come postino: ”Consegnavo proprio le lettere, anche in quel caso un concorso ma il lavoro durava solo un anno. Io di solito mi tengo sempre aggiornato sui concorsi che escono, mi informo, e stavolta su Roma c'era questo per spazzini...”.

Per il suo futuro Antonio ha in mente altri piani: ”Mi piacerebbe in generale occuparmi di contabilità per qualche azienda, o comunque in un settore in cui posso sfruttare le mie capacità informatiche. Il sogno assoluto primo in classifica, comunque, resta il banchiere”.

Tornando al presente, Antonio spiega come in questa fase sia supportato dalla sua famiglia: ”I miei mi assecondano, anche mio fratello più piccolo che ha finito ora le superiori, mi dicono "fai quello che ti senti". E comunque non è detto che poi, una volta dentro, uno non riesca a migliorarsi: magari si entra spazzini ma poi lavorando bene si può arrivare anche ad altri incarichi, in ufficio...”.

Lo studente si dice pronto per questa nuova avventura e spera di aver superato la selezione, per cui si era preparato a dovere: ”Richiedevano dei requisiti specifici, sulla patente, sulle competenze informatiche e sull'inglese, quindi ho seguito dei corsi per ottenere i punteggi prima di fare domanda. Io mi ci sono messo d'impegno e spero di entrare, con tutto il cuore”.