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Menin Hubert Don
fonte foto: via Facebook
Si è visto rifiutare un alloggio per via del colore della sua pelle.

E' la storia di Menin Hubert Don, studente universitario di Bioingegneria dell'università di Pavia e atleta specializzato nei 400 metri piani. Quando ha risposto all'annuncio di una stanza in affitto si è visto chiudere la porta in faccia da uno degli inquilini.

”La stanza è disponibile, ma ci stiamo muovendo per trovare un ragazzo italiano”. Queste le parole dell'inquilino che, come riporta 'Open', nascondono un razzismo nemmeno troppo velato. Fortemente risentito per questa vicenda, Menin ha poi pubblicato il tutto sui social, denunciando l'accaduto.

”Colpa di uno Stato che si rifiuta di educare i propri figli”: Menin lancia un appello sui social

Una faccenda che al 26enne non è proprio andata giù, anche perché, come lui stesso ha affermato, è un cittadino italiano a tutti gli effetti. Così lo studente ha fatto uno screen allo scambio di messaggi, pubblicando la conversazione su Facebook: ”L’inquilino preferisce un ragazzo italiano. Peccato che io abbia la cittadinanza italiana dallo scorso settembre “, ha specificato Menin. Nello screen da lui pubblicato si possono ricostruire tutti i passaggi della vicenda, partendo proprio dal messaggio incriminato: “La stanza è ancora disponibile ma ora che è l'inizio ci stiamo muovendo per trovare un ragazzo italiano. E' la scelta preferita da tutti i membri della casa. Ovviamente, se dopo un certo tempo non lo troviamo, vedremo per altre soluzioni e quindi ti scriverò”.

Menin non ha abbassato la testa e ha prontamente risposto al coetaneo con un elenco puntato dettagliato: ”1) Sono italiano, 2)Sono uno studente, 3)Lavoro, 4)Se sono straniero non ho il privilegio di vivere con voi? 5)Non convivo con i razzisti”. L'inquilino ha subito provato a giustificarsi: ”Dal tuo nome non pensavo fossi italiano, mi sembra una cosa normale. Noi viviamo con uno straniero e stiamo benissimo, specie io che condivido il piano con lui. Ma dato che sta imparando l’italiano, vorrebbe un coinquilino con cui dialogare ogni giorno”.

Menin ha poi lanciato un appello sui social a tutti coloro che hanno vissuto la situazione simile: ”Non preoccupatevi non è colpa vostra, ma è colpa di uno Stato che si rifiuta di educare i propri figli, è colpa di uno Stato che non riconosce di avere un serio problema, è colpa dello stesso Stato che non accetta lo straniero, ma è pronto ad approfittare dello stesso”.

Menin Hubert Don

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