
A ricevere il riconoscimento per il 28enne - scomparso a tre esami dalla laurea - sono stati i genitori di Alex, Daniela e Fabrizio, e la sorella Nicole, che hanno ritirato la laurea nell’aula magna del dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità.
Alex frequentava il percorso di laurea magistrale in Scienze Storiche ed era un appassionato di geopolitica: il suo ricordo resta vivo tra coloro che lo hanno conosciuto.
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Alex, uno studente che incarnava “lo spirito dell'università”
Alex ha ricevuto la diagnosi di distrofia muscolare quando aveva solo 7 anni. Da lì è iniziato un lungo calvario, che però non ha mai fatto perdere al ragazzo la curiosità e la passione per lo studio. Al punto che dopo il diploma – e la laurea triennale – aveva deciso di continuare il percorso di studi. Lui che di motivi ne avrebbe avuti ben più di uno per mollare lo studio, è andato avanti fino alla fine con volontà, passione e spirito di sacrificio: ”Non poteva scrivere - racconta il padre - muoveva solo il mouse, non poteva prendere appunti. Questo gli ha permesso di sviluppare la memoria attraverso la lettura. Una volta doveva studiare tre libri e 700 pagine di materiali e mi disse: “Papà, scorriamo assieme gli indici, io cerco di ricordare” racconta il papà a “Il Corriere della Sera”. Alex non ha mai potuto frequentare dal vivo le lezioni, motivo per cui la pandemia – almeno per lui – si è rivelata fondamentale.La didattica a distanza è stata infatti un punto di svolta nella carriera accademica di Alex: ”Ha scritto una lettera all’università per sottolineare come la modalità a distanza fosse uno strumento importante per tutti i ragazzi che hanno difficoltà a raggiungere la sede dell’università, da chi ha difficoltà motorie come le sue fino agli studenti lavoratori” prosegue papà Fabrizio. Poco dopo però, le condizioni del giovane 28enne si sono aggravate fino a quando per lui non c'è stato più nulla da fare. Alex si è spento a tre esami dalla laurea ma lascia un'impronta nella vita delle persone che lo hanno conosciuto: “La parola latina studium deriva da studere “aspirare a qualche cosa”. Alex Favero ha incarnato bene questo spirito, che è lo spirito della nostra Università, il luogo in cui si coltivano le proprie aspirazioni” ha sottolineato Barbara Arfè, delegata all’Inclusione e disabilità. ”Ci ha lasciato prematuramente, dopo aver vissuto una vita di grandi sfide che lo hanno reso una persona eccezionale che arricchiva chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo. Abbiamo voluto ricordarlo conferendogli l’attestato degli studi alla memoria che è stato consegnato ai suoi genitori” ha rivelato – visibilmente commosso – il Rettore dell'Università di Padova Marco Ferrante.