
Il Covid-19 si è abbattuto sull’Italia nei primi mesi del 2020, ovviamente arrivando senza preavviso e scombinando irrimediabilmente i piani di tutti in questi difficili giorni. Scuole e Università sono state fin da subito serrate, e va da sé quindi che gli studenti siano rimasti chiusi in casa dall’inizio dell’emergenza.
Tuttavia sono molti gli studenti universitari fuori sede che sono però riusciti a tornare nelle proprie abitazioni prima del lockdown, lasciando quindi di fretta le loro case in affitto nelle città in cui studiano. Dunque la domanda sorge spontanea: per questi mesi di lockdown si dovrà pagare l’affitto a prezzo intero?
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Case in affitto durante il Covid-19: cosa si paga?
Sono moltissimi gli studenti italiani che durante l’anno scolastico si spostano dalla propria città o addirittura dalla propria regione di residenza per recarsi altrove causa studi universitari. E sono altrettanti coloro i quali durante questi mesi di lockdown sono tornati a casa per trascorrere la quarantena con i loro cari: ma cosa succede quindi alla casa in affitto? È giusto pagare se non la si sta utilizzando? Ebbene le strade sono diverse: una di queste è la rinegoziazione del canone d’affitto con il proprietario, cercando un accordo comune, tenendo in conto la condizione straordinaria che ha reso l’affitto di questi mesi infruttuoso per entrambe le parti. Come si fa invece ad annullare il contratto di affitto senza incorrere in multe o penali?