
La giornata infatti vuole invitare le persone a credere nelle proprie idee e a portarle avanti fino alla loro realizzazione. Il World Dream Day nasce ormai più di 10 anni fa, ma di chi è stata questa idea? E perché si celebra in tutto il mondo? Scopriamolo insieme.
Giornata Mondiale dei Sogni: perché si celebra il 25 settembre?
Ogni anno la Giornata Mondiale dei Sogni coinvolge migliaia di persone con eventi dal vivo e online. L'idea di creare questa giornata è stata di Ozioma Egwuonwu, educatrice di fama internazionale, che durante la sua attività alla Columbia University fonda questa celebrazione nel 2012. Lo scopo dell'educatrice era – ed è - quello di far riflettere gli individui sull'importanza di raggiungere i propri traguardi, invitando le persone ad agire per realizzare i propri sogni. I tre pilastri di questa giornata sono collaborazione, creatività e contribuzione: una giornata di azione globale che coinvolge tutte le comunità del pianeta.
Frasi e aforismi sui sogni
Per chi è alla ricerca di espressioni d'autore per la Giornata Mondiale dei Sogni, qui trova una da utilizzare e condividere all'occorrenza:"And so even though we face the difficulties of today and tomorrow, I still have a dream. It is a dream deeply rooted in the American dream. I have a dream that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed: “We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal". Martin Luther King
"La speranza è il sogno di chi è sveglio." Aristotele
"Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire." Paulo Coelho
"Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo. E non bisogna volerne trattenere alcuno." Hermann Hesse
"Chi ha paura di sognare è destinato a morire." Bob Marley
"Il sogno è l'infinita ombra del Vero." Giovanni Pascoli
"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a coloro che sognano di notte soltanto." Edgar Allan Poe
"Il futuro appartiene a chi crede alla bellezza dei propri sogni." Eleanor Roosevelt
"Vita e sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare." Arthur Schopenhauer
"Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e la nostra piccola vita è circondata dal sonno." William Shakespeare
Numeri, ventilatori e acchiappasogni: le tradizioni legate ai sogni
Quando parliamo di sogni, quelli più bizzarri si legano spesso a tradizioni originali e curiose, come segnala un recente approfondimento di Babbel. In Italia i sogni sono da sempre legati alla superstizione: sognare elenchi di numeri è considerato presagio di una vincita alla lotteria, per citare un esempio. Altri esempi delle superstizioni occidentali sono i serpenti e i pugnali, sinonimi di sventura e malasorte. Al contrario in Cina sono entrambi segni di buon auspicio. Ma anche il Giappone vanta alcune tradizioni originali. Una di queste è la credenza popolare secondo cui la difficoltà a prendere sonno la notte si dice sia dovuta al fatto che si è svegli nei sogni di altri. Il primo sogno dell’anno poi, oltre ad avere un nome specifico (“hatsuyume” che letteralmente vuol dire “primo sogno”), ha un'importanza cruciale: predirebbe la fortuna di tutto il nuovo anno. Rimanendo in terra d'oriente, è particolarmente macabra - ma anche curiosa - la credenza popolare della Corea del Sud, dove dormire in una stanza chiusa con il ventilatore acceso si pensa possa causare una morte improvvisa e apparentemente inspiegabile.Nel mondo sono molte le culture che hanno affidato i sogni ad un "custode": un protettore dei sogni. L'Acchiappasogni - come è meglio noto in alcune culture - è il protettore della notte e "distruttore" di incubi secondo la cultura dei nativi americani. Non solo spiriti però, in Guatemala si affida la propria quiete notturna alle tradizionali “muñeca quitapenas”, ovvero “bambole del dolore”: raccontando loro le proprie preoccupazioni e posizionandole sotto il cuscino, si può dormire in pace. In India è usanza comune tra le donne dormire con i capelli sciolti per evitare il rischio di venire possedute da spiriti maligni. Gli stessi che le comunità Zulu e Xhosa del Sud Africa combattono da sempre, uno in particolare: Tikoloshe. Decisamente più fiabesco il "Sandmann" nordeuropeo (letteralmente “uomo della sabbia”) che, secondo la tradizione, visita i bambini la sera e li fa addormentare cospargendo i loro occhi di sabbia. Da qui nasce anche la convinzione popolare secondo cui lo stropicciarsi gli occhi dei bambini al mattino serva per rimuovere la sabbia.