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giornata internazionale diritti umani

Oggi è la Giornata internazionale dei diritti umani; si tratta di una celebrazione che si tiene in tutto il mondo ormai da ben 73 anni. La data del 10 dicembre è stata scelta per ricordare, e ovviamente celebrare, la stesura e la proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo da parte dell'Assemblea generale dell'ONU il 10 dicembre del 1948.

In onore di questa giornata, tra l'altro uno degli eventi più importanti nel calendario delle Nazioni Unite, si tengono solitamente conferenze a cui presenziano personalità di alto profilo, eventi socio-culturali e mostre riguardanti i diritti umani.

Il testo più tradotto al mondo

L'istituzione formale della Giornata è avvenuta durante il 317º meeting globale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 4 dicembre 1950, quando è stata promulgata la risoluzione 423(V) che invitava tutti gli stati membri e tutte le organizzazioni coinvolte ed interessate a celebrare la giornata nella maniera a loro più consona. Una tradizione che, col passare degli anni, si è tradotta in un record; infatti, in occasione del 60º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 2008, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, ha lanciato una campagna della durata di un anno che commemora il record mondiale raggiunto dalla Dichiarazione come testo più tradotto al mondo (più di 360 traduzioni esistenti).

La povertà è la più grande sfida ai diritti umani: ma c'è ancora molto da fare

Nel 2006 il tema della giornata fu la lotta alla povertà. Per l'occasione furono pubblicate diverse dichiarazioni ufficiali, fra cui una elaborata da 37 delle nazioni che fanno parte del Consiglio per i diritti umani dell'ONU e riportata da Louise Arbour, Alto commissario dell'ONU per i diritti umani: “Al giorno d'oggi, la povertà si pone come la più grande sfida ai diritti umani al mondo. Combattere la povertà, la privazione e l'esclusione non è una questione di carità, né dipende da quanto uno stato è ricco. Affrontando la povertà come una questione obbligata dai diritti umani, il mondo avrà una miglior chance di eliminare questo flagello entro questa generazione. L'eradicazione della povertà è un risultato raggiungibile”. Parole importanti, pronunciate ormai 15 anni fa e che oggi non trovano appiglio. Infatti, secondo i dati della Banca Mondiale, anche grazie alla pandemia di Covid-19, si stimano tra le 143 e 163 milioni di persone in condizioni di povertà nel 2021.