
Non solo questo, la giornata vuole riconoscere all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, della diversità linguistica, della comunicazione e della pace.
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La poesia come motore del dialogo
Come ha spiegato Giovanni Puglisi, già Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, la poesia, oltre ad essere una delle basi su cui poggia la società, è “l’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni”. La poesia è la culla della memoria e ci dà la dimensione della grandezza di una società: “Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica”.
Una poesia attuale: La luna di Kiev
Nel corso della storia i poeti sono stati portatori di verità e vigili custodi dei diritti inalienabili degli individui. Molti hanno denunciato, lottato, a volte sofferto, pur di non venire meno alla propria missione. Per questo, e anche alla luce dell'attuale situazione europea, in occasione di questa giornata vi proponiamo questa poesia di Gianni Rodari, dal titolo “La Luna di Kiev”. Curioso come le parole giuste, alcune volte, vengano dal passato. Un testo più che mai attuale e scritto a misura di bambino, scritto da un poeta che ha fatto del lessico famigliare, il suo segno distintivo:
Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…
“Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”.
senza passaporto”.