
Ormai le festività Natalizie sono sempre più prossime, tuttavia il Governo sembrerebbe non aver ancora ufficializzato il suo piano per contenere assembramenti durante Natale e Capodanno: dobbiamo aspettarci un nuovo Dpcm specifico per il periodo delle feste? Ebbene sì, queste almeno sono alcune anticipazioni arrivate nei giorni scorsi: scopriamo meglio cosa potrebbe cambiare nelle prossime ore.
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Tutta Italia in zona rossa per Natale 2020?
“È importante che vi sia consapevolezza da parte di tutti che la situazione è ancora molto seria”, con queste parole il Ministro della Salute, Speranza, preannuncia nuove restrizioni in vista delle feste natalizie incombenti. E anche il Premier Conte, dalla sua pagina Facebook ufficiale, nella serata di ieri ha fatto intendere il possibile arrivo di ulteriori misure restrittive tramite un suo post: “[...]Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie. Dobbiamo continuare a impegnarci e a mantenerci vigili per contrastare il contagio”. Dunque l’Italia sarà interamente in zona rossa? Questa sembrerebbe la strada che il Governo ha deciso di adottare, seguendo il “modello Merkel”, che prevede dal 16 dicembre un nuovo lockdown per tutta la Germania.
Quando arriveranno misure più restrittive per le feste 2020?
È stato anche il Ministro della Giustizia Bonafede, nel corso della riunione serale di ieri, come riportato dal Corriere.it, a indicare che potrebbero essere necessarie nuove misure per arginare il rischio di una terza ondata: “Dobbiamo valutare il rischio sanitario e dunque è necessario avere un quadro della situazione degli esperti. Se c’è il pericolo di una terza ondata imminente, dobbiamo scongiurarlo intervenendo per impedire gli affollamenti”. Dunque per ora è tutto nelle mani dei componenti del Cts, che proprio questa mattina, durante una riunione con i ministri Lamorgese, Boccia e Bonafede, avranno il compito di delineare i vari scenari e poi suggerire i rimedi adeguati a evitare che la curva epidemiologica abbia una nuova impennata proprio a seguito del Natale e del Capodanno 2020.