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i peggiori strafalcioni nei libri scolastici

Gli errori, lo sappiamo, li fanno tutti. Specie nella composizione di un libro di testo per le scuole, il rischio di incappare nell’errore è dietro l’angolo. Tuttavia, benché gli errori di “natura ortografica” vengano perdonati, lo stesso non si può dire quando si parla di complete inesattezze che rischiano di disinformare gli studenti. L’approccio dei ragazzi allo studio passa anche per i sussidiari di cui dispongono, e non sempre i libri riescono ad offrire uno studio di qualità sufficiente.

E, quando ci si lamenta dei ragazzi, sarebbe opportuno prima considerare tutto ciò da cui traggono insegnamento.

Vincitori a Caporetto senza saperlo?

E’ il caso dei manuali di storia, spesso protagonisti di veri e propri strafalcioni. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello di un noto sussidiario di quinta elementare "incriminato" da un Tweet del noto virologo Roberto Burioni, nel quale si afferma che l’Italia entrò in guerra al fianco della Germania nazista nel 1942 (e non nel 1940). Anche le pagine precedenti danno informazioni discutibili: ad esempio, che Mussolini si sarebbe prodigato per "la lotta all'analfabetismo" e avrebbe introdotto le leggi razziali per diventare "amico" di Hitler.

E ancora, un altro manuale di storia, come denunciato recentemente da Elena Donazzan, assessore all'Istruzione del Veneto, la celebre disfatta di Caporetto del 1917 con l'esercito italiano sconfitto da quello austro-ungarico, sarebbe stata invece “vittoriosa” secondo il libro.

Scienze e Geografia, quanti errori

Come è possibile notare dai post del il gruppo Facebook “Lo Strafalcione. Tutti gli errori dei libri scolastici”, composto da circa un migliaio di membri, gli altri protagonisti di questa speciale rassegna degli orrori sono i libri di Scienze e Geografia. “L’RNA di trasporto? Ne esistono solo 20 tipi”, (in realtà sono circa 48 nell’uomo e più di 45 in generale).
Le linci? Ci sono 300 esemplari in tutta Italia”, invece no, si contano sulle dita di una mano.

La rassegna degli orrori comprende un altro conosciuto volume di scienze per la scuola, secondo i cui autori le piante “producono da sole il proprio nutrimento grazie ai sali minerali che assorbono attraverso le radici”, senza alcun cenno al fatto che prendono nutrimento dall'atmosfera e che producono ossigeno. Sullo stesso manuale troviamo poi il riferimento all'abbattimento degli orsi, vere e proprie minacce per le coltivazioni: tutto ok, se non fosse che l'abbattimento degli orsi è un reato penale in Italia.

Se c’è qualcuno di “maltrattato” nei libri scolastici, è sicuramente il Friuli-Venezia-Giulia; in geografia è un massacro al territorio friulano, secondo un libro di qualche anno fa infatti, i due principali fiumi della regione, l’Isonzo e il Tagliamento, nascerebbero entrambi dalle Alpi Carniche, mentre in realtà il primo nasce dalle Alpi Giulie.

Lingua italiana, attenti a non "inciampare"

Non potevano mancare le sviste dei sussidiari di italiano, come fanno notare gli utenti iscritti al gruppo Facebook. Un manuale di linguistica, presente in diversi istituti, ha un rapporto problematico con la grammatica specie con i verbi riflessivi: ripetiamo insieme, il verbo “inciampare” non è riflessivo.
Il libro, usato in molte scuole elementari, dimostra di avere un approccio superato e di non essere in grado di trattare adeguatamente il tema degli “stereotipicon i ragazzi; infatti, in un esercizio di comprensione del testo gli autori pongono l'accento sulla pronuncia dei ragazzi cinesi, che declinerebbero la “r” in “l”, trasformando un “grazie” in “glazie”. La notizia fece il giro del web.

Tralasciando il fatto che quasi tutti i ragazzi cinesi oggi, essendo nati in Italia, parlano perfettamente l'italiano: non esistono altri modi, meno “goffi”, di rappresentare le altre culture? Non va meglio in un altro frasario di grammatica, in cui gli stereotipi, stavolta di genere, emergono in un esercizio sulla proposizione consecutiva, tramite frasi come “Lucia è troppo grassa per indossare una minigonna”. Ovvero "Lucia è troppo grassa QUINDI non può indossare una minigonna", in un'età in cui le ragazze sono particolarmente vulnerabili, frasi del genere non fanno altro che rafforzare stereotipi di genere e bullismo nella mente dei ragazzi.
Ma se tutto questo ancora non bastasse, è perché non vi siete imbattuti in quel libro che propone esercizi dove si abbinano soggetto e verbo, in cui accanto a “mamma” compaiono solo verbi come “cucinare”, “stirare”, “lavare. E il papà? Ovviamente va a lavorare.