
In Italia solo il 20,1% della popolazione compresa tra i 25 e i 64 anni ha una laurea, contro la media dell'Unione Europea che si attesta al 32,8%. I dati Istat, contenuti nel più recente Report sui Livelli di istruzione e partecipazione alla formazione, parlano chiaro: l’incremento di laureati nel nostro Paese è lento e al di sotto della media europea. Nell’ultimo anno si attesta una crescita di laureati di 0,5 punti percentuali, meno della metà della media UE; un dato decisamente basso specie se paragonato ai valori di Francia (+1,7%), Germania (+1,4) e Spagna (+1,1%).
Non va meglio con i diplomati che sono il 62,9% contro il 79% dello standard europeo. E, più in generale la partecipazione degli adulti alla formazione è al di sotto della media degli altri Paesi dell’Unione.
-
Leggi anche:
- Google, che cos'è la verifica in due passaggi e perché sarà obbligatoria?
- Inizi l'Università? Ecco come trovare ciò che ti serve e spendere meno
- Chi ha vinto il premio Nobel per la Pace 2021?
Divario territoriale: al centro-nord più di 1 su 5 è laureato
Secondo il rapporto Istat, nel Mezzogiorno il 38,5% degli adulti possiede un diploma di scuola superiore mentre solo il 16, 5% ha conseguito la laurea. Al contrario nel Nord e nel centro, circa il 45 per cento è diplomato e più di uno su cinque ha ottenuto un titolo terziario. Tuttavia, nonostante le complicazioni dovute alla pandemia, il divario di istruzione tra nord e sud è rimasto invariato rispetto ai dati degli ultimi due anni. Un'amara consolazione.