Giornata mondiale del sonno, metà degli studenti non arriva a dormire 8 ore a notte

La Giornata mondiale del sonno è anche un'occasione per riflettere sulla qualità e durata del sonno. Recenti studi dimostrano come le ore di sonno siano ampiamente sottovalutate soprattutto dai giovani: il 47% dei bambini e degli adolescenti dorme meno di 8 ore per notte.

Davvero poco, specialmente se si considera la media raccomandata dalla 'National Sleep Foundation' che indica tra le 9 e le 11 ore di sonno per i ragazzi di 13 anni e dalle 8 alle 10 ore per i ragazzi dai 14 ai 17 anni. L'assenza di sonno è tra gli elementi che pregiudica il rendimento scolastico. Memoria e apprendimento risentono fortemente del poco riposo, a sostenerlo è anche lo psicologo Luigi De Gennaro, autore di un’indagine nell’istituto superiore 'Majorana' di Brindisi riportata dal portale 'Tecnica della Scuola'.

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Stile di vita, Covid e web: le cause del fenomeno

Gli studenti dormono in media 7 ore e 40, questo il succo dell'indagine. Ma quali sono i motivi di questo cambio di abitudine? Tra le cause principali c'è un drastico cambiamento alla base dello stile di vita: molte attività, tra cui sport e compiti, e poco tempo per svolgerle tutte. Il risultato è che in molti si riducono alla sera per studiare andando a letto sempre più tardi. Non solo, prima di addormentarsi i giovani sono soliti utilizzare dispositivi elettronici, un'abitudine molto pericolosa: l’esposizione agli schermi fa diminuire la secrezione di melatonina, l’ormone del buio che favorisce il sonno. Il carico da novanta è arrivato poi con il Covid che ha spinto sempre di più i giovani verso il web.

“Sonno e alimentazione sono due facce della stessa moneta – ha spiegato Giorgio Calabrese, docente universitario ed esperto in Scienze dell’Alimentazione, alla 'Tecnica della Scuola' – perché si ha bisogno di dormire per svuotare la richiesta di energia e l’alimentazione deve riempire questa tanica della giusta energia che non sono solo carboidrati ma anche proteine, grassi nella quantità giusta. Se dormo poco non solo non mi ricarico ma brucio le poche energie che ho. E arrivando al mattino sarò stanco di alzarmi e a scuola sarò disattento e poco concentrato”.