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razzismo roma atacRazzismo nei vagoni metro della Capitale. Ha suscitato scalpore il tweet della nota giornalista Francesca Mannocchi, che riportava l'annuncio degli altoparlanti della stazione della metro A Repubblica.


”Attenti agli zingari” si sente dal megafono, con la Mannocchi che ha prontamente denunciato il fatto sui social, chiamando in causa anche il Sindaco Roberto Gualtieri. L'episodio è stato l'apripista di un weekend particolarmente caotico per l'azienda di trasporti di Roma: a poche ore di distanza infatti l'autista di un bus di superficie ha inveito contro cittadini a causa del colore della loro pelle.

”Attenti agli zingari”: la denuncia di Francesca Mannocchi è virale

”Metro A, Roma, ora: dagli altoparlanti dei vagoni, la voce dice 'Attenti agli zingari, attenti agli zingari'. Poi torna ad annunciare le fermate, 'prossima fermata Barberini, uscita lato destro'. Chiedo al Sindaco se è ammissibile” questo il tweet di Francesca Mannocchi. Il tweet – divenuto subito virale – è stato ripreso dai social media dell'azienda Atac che hanno chiesto ulteriori dettagli alla giornalista per rintracciare il responsabile. Stando a quanto si legge su 'La Repubblica' infatti, si sarebbe trattato di un'iniziativa personale di un lavoratore che l'azienda ha provveduto ad allontanare. Anche Roberto Gualtieri è intervenuto plaudendo il pronto intervento dell'Atac e giudicando inammissibile le parole dell'annunciatore.

Un altro episodio di razzismo a bordo di Atac

A poche ore di distanza un altro episodio razzista investe l'azienda di trasporti della Capitale. Questa volta siamo alla fermata di Porta Maggiore, sulla linea Centocelle-Laziali. La denuncia arriva da Giulia Blasi, scrittrice che ha descritto il fatto anche lei su Twitter. Una frase shock dell'autista, pregna di razzismo, contro alcuni cittadini. "Cosa abbia fatto scattare il lavoratore non è chiaro – ha spiegato la Blasi – certo è l'espressione di frustrazione, allarme o irritazione può capitare, ma l'epiteto razzista no”. Anche in questo caso Atac è intervenuta chiedendo maggiori informazioni a Giulia Blasi. La scrittrice ha fornito tutti gli elementi di cui era in possesso e l'azienda è al momento in cerca del responsabile.