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accadde oggi pandemia covid“Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione” , diceva l'11 marzo 2020 Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, dando vita ad un biennio che noi tutti ricordiamo ancora molto bene.


Sono passati tre anni da allora, uno dei crocevia più importanti dell'età contemporanea, e molto è cambiato nella nostra società. L'allentamento delle misure è coinciso con il tanto auspicato ritorno alla normalità ma gli strascichi degli ultimi anni pesano ancora come un macigno per diversi aspetti. Ripercorriamo le tappe più significative dell'ultimo biennio.

L'isolamento e il “liberi tutti”

L'Italia è stata il primo paese in Europa ad essere fortemente colpito dal Coronavirus. L'11 marzo era, infatti, in vigore il primo dei dpcm dell'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dove si decretava che l'Italia intera era ”zona protetta”: il dpcm del 9 marzo 2020. Era l'inizio del lockdown, il primo (purtroppo) di una lunga serie di misure volte a contrastare al pandemia. Il 4 maggio 2020 scattò poi l'allentamento delle restrizioni che si tramutò in un “liberi tutti” nella stagione estiva. L'impennata dei casi registrati nella seconda metà di agosto 2020 interruppe però il sogno estivo italiano, riportandoci con i piedi per terra.

L'apertura della campagna vaccinale

L'8 ottobre 2020 venne istituito l'obbligo di usare la mascherina anche all'aperto, mentre il 6 novembre entrava in vigore il dpcm del 3 novembre 2020, con il coprifuoco nazionale e l'Italia divisa in zone di colore diverso. I locali di aggregazione venivano ancora una volta chiusi, mettendo in ginocchio parte del tessuto produttivo italiano. A febbraio 2021 si apre la campagna vaccinale per gli operatori sanitari, gli over 80 e gli insegnanti. Nel frattempo però le varianti spaventano e minacciano l'Europa, facendo temere per una terza ondata. La variante inglese prima, e quella indiana poi sembravano resistere ai primi vaccini. Nei mesi successivi la campagna toccherà il suo apice, facendo registrare alti tassi di vaccinazione tra la popolazione italiana. Nel frattempo però gli spostamenti tra regioni sono ancora fortemente compromessi, con l'obbligo di mascherina in vigore dentro e fuori i locali.

Dal Green Pass alla normalità

In estate l'obbligo di certificazione verde (Green Pass), subordinato alla fine del ciclo vaccinale, per accedere ai locali pubblici genera tumulti e disordini, anche se la maggioranza dei cittadini porta a termine la vaccinazione senza polemiche. Il 2022 ha visto un progressivo miglioramento della situazione che ha portato poi l'allora Presidente Draghi a decretare – il 1° aprile 2022 - la fine dello stato d'emergenza, in vigore da più di due anni. Il resto è storia nota, con le misure di contenimento progressivamente venute meno: ultimo in ordine di tempo l'obbligo di indossare le mascherine sui mezzi di trasporto pubblici.