
Le diverse compagini politiche si danno battaglia su più fronti: dall'energia alla sanità, dal lavoro ai diritti sociali, passando ovviamente anche per la scuola.
In merito all'istruzione sono molti i partiti che tentano di porvi la propria “bandierina”, tra cui anche il M5S di Giuseppe Conte. Nella giornata il leader dei pentastellati si è infatti recato presso il Lungotevere Oberdan, teatro del mercato di libri scolastici usati della Capitale, dove ogni anno centinaia di famiglie si recano per far fronte alla spesa – sempre più gravosa – d'acquisto dei libri scolastici.
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Spesa per il materiale scolastico può arrivare fino a 1.300 euro per studente: la stima del Codacons
Ogni anno infatti la spesa per i libri scolastici – e non solo - si abbatte sulle famiglie italiane. Quest'anno non farà certo eccezione e anzi il carovita rischia di influenzare prepotentemente la spesa delle famiglie. Lo dice il Codacons che delinea un quadro piuttosto nefasto per chi è in cerca di libri e materiali scolastici. Si registra +7% rispetto all'anno precedente, con il costo di un corredo scolastico completo – quindi dotato di libri, materiali e accessori - che può arrivare fino a 1.300 euro per studente, a seconda del grado di scuola. Zaini, astucci, diari, quaderni: la stima del Codacons tiene conto della variazione di prezzo dei beni scolastici. Alle famiglie non rimane quindi che tirare la cinghia e tentare di risparmiare laddove possibile. Il primo passo? Scartare i libri di testo nuovi e puntare all'usato.
La ricetta di Conte: “Abbassare la spesa per i libri di testo avvalendosi del digitale”
In questo senso, il Lungotevere Oberdan di Roma è la meta più gettonata dai cittadini romani. Quest'oggi i consumatori hanno potuto confrontarsi con un ospite d'eccezione: il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Un momento di confronto con ragazzi, famiglie e commercianti: al centro il tema del caro scuola. L'ex Presidente del Consiglio ha esposto la sua “ricetta” per la scuola, poi riportata da “Adnkronos”: ”Di fronte alla recente emergenza qualcuno ha provato ad avanzare proposte che fanno pagare il costo della crisi alla scuola. I nostri ragazzi hanno già dato. Questo deve essere l'anno della piena normalità, della ripartenza e del rilancio” - ha detto Conte che aggiunge - Il caro-libri è una piaga che ogni anno grava sulle spalle delle famiglie: dobbiamo debellarla andando incontro a chi è in sofferenza, abbassando il tetto di spesa dei libri e allargando le fasce di reddito per la gratuità stando a quanto riporta “Adnkronos”.
La replica del sottosegretario Sasso: “Servono misure concrete e realizzabili non sparate estemporanee di chi alla scuola ha fatto solo male
Sulla vicenda è subito piombato il sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso, che tuona contro il M5S. ”In campagna elettorale ci sta di copiare le idee degli altri, fa parte del gioco soprattutto per chi è a corto di argomenti. Peccato che lo stesso Giuseppe Conte che oggi si scaglia contro il costo dei libri scolastici da presidente del Consiglio abbia avallato un immane spreco di risorse: dai banchi a rotelle alle mascherine puzzolenti e inutilizzabili. Chi adesso si erge a paladino di studenti e famiglie è proprio chi, appena ieri, ha provocato un buco miliardario alle casse dello Stato e una serie interminabile di criticità alla comunità scolastica” ha sottolineato il sottosegretario.Sasso precisa inoltre che è stata la Lega per prima a sollevare ”la questione del caro-libri e di avere indicato soluzioni chiare e percorribili”. La ricetta del carroccio per combattere il caro-libri mira ad alleggerire il carico sul reddito delle famiglie: ”Innanzitutto la detrazione fiscale per tutte le spese sostenute dalle famiglie italiane per l’istruzione fino alle scuole superiori, in modo da far fronte a rincari che si annunciano pesantissimi. Inoltre, stipulare un accordo con gli editori per agevolare il riutilizzo dei libri adottati negli anni scorsi: spesso le nuove edizioni, che costringono i genitori a sobbarcarsi una spesa notevole, differiscono dalle vecchie solo per delle inezie, mentre argomenti e contenuti rimangono gli stessi. Misure concrete e realizzabili in Legge di Bilancio – conclude Sasso – non sparate estemporanee di chi alla scuola ha fatto solo male”.