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streaming rapporto accentureTre abbonati su cinque ai servizi streaming esprimono una forte insoddisfazione per la fruizione di contenuti sulle varie piattaforme.

A dirlo il rapporto dal titolo “Streaming’s Next Act: Aggregators to play a starring role in making consumers happier”, stilato da Accenture.
L'analisi – con il fine di identificare preferenze e opinioni dei consumatori - ha coinvolto 6.000 partecipanti di 11 Paesi, tra cui l'Italia dove il 47% degli spettatori non è soddisfatto della propria offerta streaming.

Troppi contenuti, poca qualità e costi importanti: i servizi streaming generano indoddisfazione tra gli utenti

A livello globale, più del 60% degli utenti ritiene l'offerta dei propri canali streaming irrilevante. Una considerazione che in Italia è largamente condivisa dal 51% degli utenti che affermano di impiegare più di sei minuti per trovare un titolo in linea con i propri gusti personali. Ecco allora che la metà dei consumatori sarebbe disposta a condividere il proprio profilo su più servizi streaming, a patto però che questi ne migliorino l'esperienza di navigazione basandosi sugli interessi dei singoli individui. Un malcontento che nasce anche dalla spesa annua dei servizi streaming e che pesa considerevolmente sul portafoglio dei consumatori, come già avevamo spiegato in un nostro recente articolo.

In Italia infatti il 57% degli utenti ritiene di pagare troppo rispetto ad un servizio con un'elevata quantità di contenuti che però non catturano il loro interesse. E' proprio questa una delle ragioni – stando al rapporto Accenture – per cui il 29% degli utenti italiani è intenzionato a ridimensionare la spesa media per i servizi streaming di intrattenimento. In poche parole, nonostante il numero dei servizi sia crescente, ciò va a scapito della qualità dell'offerta, con conseguente insoddisfazione da parte degli utenti. Accenture propone quindi di introdurre un aggregatore intelligente sulle piattaforme, per personalizzare l’esperienza degli utenti e reindirizzarli verso i contenuti a loro più graditi.

”I consumatori non hanno espresso una forte preferenza per una particolare azienda che dia loro una migliore esperienza utente", ha detto Vittorio Micheli, Accenture Managing Director - Responsabile mercato Media & Entertainment. "Al contrario, hanno espresso una forte esigenza di personalizzazione e integrazione dei contenuti proposti dalle piattaforme. Le persone si aspettano innovazione e miglioramento in questa direzione. Stanno cercando un'azienda che proponga idee nuove e migliori, che fornisca loro i contenuti in modo da rendergli la vita più facile e le esperienze di visione più piacevole”.