
Come si manifesta il Coronavirus al chiuso? Il quotidiano spagnolo "El Pais" ha realizzato una serie di infografiche basate su un modello di calcolo che aiuta a determinare il rischio di infezione in un ambiente chiuso e che è stato sviluppato dal professor José Luis Jiménez dell’Università del Colorado, esperto di chimica e dinamica delle particelle dell'aria dell'Università del Colorado.
Sono tre le situazioni analizzate: un incontro con amici/parenti nel soggiorno di casa; un pranzo in un bar o ristorante e in aula a scuola. A preoccupare nei luoghi chiusi è il possibile contagio da aerosol, quelle minuscole particelle che una persona espelle respirando e parlando che rimangono sospese nell'aria. Cambiando l'aria e utilizzando le mascherine si riduce di molto la possibilità di risultare positivi al Covid-19. Vediamo nel dettaglio le tre situazioni analizzate.
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Cosa succede a casa
Nel primo scenario si ipotizza che 6 persone – di cui una infetta – si trovino nel soggiorno di casa. A prescindere dalla distanza di sicurezza, senza mascherine e una ventilazione adeguata tutti gli altri presenti potrebbero contagiarsi nel giro di pochissimo tempo. Se le persone indossassero le mascherine, invece, le infezioni si ridurrebbero, ma il contagio ci sarebbe comunque a causa dell’esposizione prolungata. Per ridurre il rischio di infezione, si raccomanda, dunque di areare i locali e dimezzare la durata dell’esposizione (oltre ad indossare la mascherina). In tal caso, il rischio scenderebbe a meno di una persona infetta.
Cosa succede nel bar o nel ristorante
Un'altra situazione potenzialmente pericolosa si verifica in un bar o in un ristorante, con porte chiuse e senza ventilazione. Si ipotizza che in sala ci siano 15 clienti (di cui uno infetto) e 3 dipendenti. Senza misure anti contagio, dopo poco tempo (4 ore circa) tutti gli altri 14 clienti sarebbero stati contagiati. Con i dispositivi di protezione i contagi sarebbero invece 8. Se invece, oltre alle mascherine, ci fosse una ventilazione adeguata (utilizzando i condizionatori) e si dimezzasse il tempo di esposizione, il virus potrebbe infettare solo una persona.