
Per tutti quelli che non ne fossero a conoscenza, il 2 febbraio, nella tradizione italiana, si celebra la festa della Caldelora. Scopriamo insieme in cosa consiste e quali sono le sue origini.
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La festa della Candelora: le origini
Candelora è il nome con cui è popolarmente nota in Italia la festa della Presentazione al Tempio di Gesù, celebrata dalla Chiesa cattolica il 2 febbraio. Il nome deriva dall’usanza che vede nella celebrazione liturgica la benedizione delle candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, usanza prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi che doveva svolgersi 40 giorni dopo la loro nascita. Dopo il Concilio Vaticano II, e tuttora nella forma straordinaria del rito romano, la festa era, ed è ancora nota come la Purificazione della Beata Vergine Maria. La riforma volle riportare la festa all'originale evento di tradizione ebraica: la celebrazione della Presentazione al tempio del Signore, rimasta invariata nella chiesa ortodossa.
Candelora: i detti popolari
Gli studiosi pensano che la festa della Candelora sia un’imposizione cristiana creata per sostituire una festività preesistente pagana. Due sono le possibile feste originarie: la festa di Imbolc, nella tradizione celtica, che segnava il passaggio dall'inverno alla primavera. Mentre nel mondo romano vi era la festa della Dea Februa, Giunone, che veniva celebrata alle calende di febbraio, termine derivante dal calendario romano, dove i mesi seguivano il ciclo della luna, e dunque il primo giorno di ogni mese corrispondeva al novilunio, luna nuova, ed era chiamato “calende”, da cui deriva il nome “calendario”. Dunque, questa festa, largamente conosciuta, in Italia nella tradizione popolare ha il compito di sancire la fine o il continuo dell’inverno, infatti nei vari dialetti regionali esistono diversi detti e proverbi, i più famosi sono “Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora”, la cui variante è “La Madonna Candelora dell’inverno semo fora, ma se piove o tira vento nell’inverno semo drento”.
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