
Anche se l’Epifania è un giorno di festa in cui i bambini attendono con ansia dolci e carbone nelle calze e doni lasciati nella notte dalla Befana, per molti rappresenta una ricorrenza un po’ nostalgica dato che, come ogni anno, segna la fine delle festività natalizie e quindi anche delle vacanze.
Sebbene nella tradizione folkloristica italiana questa festa sia associata al simbolo della Befana, la donna anziana che di notte vola sulla scopa con una scorta di carbone dolce per tutti i bambini, in realtà ha origini cristiane.
Guarda anche:
- Le serie Tv più attese del 2024
- Matricole, arrivano gli esami: come affrontare la prima sessione
- Quando cominciano i saldi invernali 2024? Le date regione per regione
Le origini della festa dell’Epifania
Il termine deriva infatti dal verbo greco ἐπιφαίνω, “mostrarsi”, e la sua etimologia si riferisce alla prima apparizione di Gesù in pubblico. La festa venne istituita ufficialmente dopo alcuni secoli dalla morte di Gesù, nel IV secolo circa, quando venne fissata la nascita di Gesù al 25 dicembre.
La data del 6 Gennaio è stata infatti scelta contando 12 giorni (numero intriso di una forte simbologia) dalla nascita di Gesù fino alla sua prima apparizione in pubblico, quando i re Magi si recarono a Betlemme per adorarlo. Tale evento, ha una forte connotazione allegorica poiché simboleggia il riconoscimento della natura divina di Gesù da parte dei popoli non ebrei.
In Italia, come in tutti gli altri Paesi cristiani, l’Epifania è una festa religiosa e civile, e viene festeggiata il 6 Gennaio coerentemente con il nostro calendario gregoriano. Le Chiese orientali che invece seguono il calendario giuliano, rispettano sempre il distanziamento dei 12 giorni, ma l’Epifania si festeggia il 19 Gennaio poiché il Natale viene celebrato il 7 Gennaio.