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Bonus Cultura legato a ISEE e voto della maturità
La nuova Carta della Cultura (che dovrebbe chiamarsi Carta G), dovrebbe basarsi su due criteri separati che porterebbero anche a raddoppiare la cifra erogata: 500 euro per i giovani con un Isee familiare fino a 35mila euro e 500 euro per quelli che prenderanno alla maturità un voto pari a 100/100. Sarebbero però ancora allo studio le coperture per l'eventuale raddoppio del bonus, che si verificherebbe comunque solo per chi rientra contemporaneamente nei due requisiti. Allo studio anche un sistema sanzionatorio per i commercianti che si dovessero prestare ad eventuali truffe. I settori culturali di applicazione, oltre a quello del libro, verranno definiti a gennaio con gli operatori economici interessati dalla misura. Il sistema di erogazione con card o app digitale rimarrebbe inalterato.
Bonus Cultura, introdotto nel 2016 dal governo
L'attuale 18APP è stato introdotto nel 2016 dal governo Renzi. Si tratta di 500 euro da spendere per cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell'editoria audiovisiva, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale. La misura è stata approvata di anno in anno fino al 2022, in ultimo dal governo Draghi (oltre 200 milioni di euro stanziati). Dal 2016 a oggi, ne hanno usufruito 2,5 milioni di neo maggiorenni, con un impiego di risorse di circa 1,1 miliardi di euro. Misure analoghe sono previste in altri paesi europei come la Francia, la Spagna e la Germania. Purtroppo, però, esistono anche i furbetti del bonus cultura. Secondo un rapporto della Guardia di Finanza ammontano a oltre 17 milioni di euro le frodi sull'agevolazione. Tra i meccanismi fraudolenti c'è la compravendita sui social network. Dal rapporto della Guardia di finanza risulta che tra il 2018 e il 2020 sono stati spesi bonus cultura per un totale di 354.181.519 milioni di euro: le truffe hanno dunque riguardato il 3,85% della spesa.