Giulia.Onofri
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Idee per festeggiare il 25 aprile a casa

La quarantena non ha risparmiato la primavera e nemmeno tutte le festività della stagione che, grazie all’arrivo delle belle giornate e delle temperature miti, vengono solitamente trascorse all’aria aperta in compagnia di amici e parenti.
Quest’anno infatti, dopo una Pasqua insolita, anche la successiva festività nazionale, quella celebrata il 25 aprile - in occasione del ricordo della resistenza dei partigiani e della liberazione contro il regime fascista durante la seconda guerra mondiale - si svolgerà a casa.
Si tratta di una data saliente nella storia del nostro Paese, quindi anche se si è obbligati a rimanere a casa, è importante non disperdere la memoria storica di cui quel fatidico giorno è portatore.

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I film da vedere sul tema della Liberazione

Guardare un film storico oltre a rappresentare un buon modo di trascorrere un po’ di tempo a casa, può rivelarsi anche uno strumento utile per percepire una determinata atmosfera attraverso scene che riproducono personaggi e dialoghi verosimili, come uno specchio della realtà spesso drammatica dell’epoca in cui sono ambientati.
Sono molte le pellicole incentrate sul tema della Liberazione che riproducono uno spaccato molto realistico e suggestivo degli anni della resistenza in Italia:
    • Una giornata particolare (1977)
    • Il federale (1961)
    • Roma città aperta (1945)
    • Il generale Della Rovere (1959)
    • Un giorno da leoni (1961)
    • Una vita difficile (1961)
    • La notte di San Lorenzo (1982)
Si tratta per lo più di film d’epoca, alcuni in bianco e nero, spesso girati proprio nell’immediato dopoguerra, come quelli che appartengono al genere del neorealismo - tra cui Roma città aperta - ed è forse proprio nella naturalezza e nella semplicità delle scene che risiede il fascino di questi intramontabili capolavori cinematografici.

I libri da leggere sulla Resistenza

Anche il panorama della narrativa internazionale è ricco di romanzi e saggi basati su storie o su ricerche sugli anni del fascismo e della resistenza italiana. Nella lista dei classici della letteratura italiana non possono assolutamente mancare i seguenti titoli:
    • Il sentiero dei nidi di ragno di I. Calvino (1947)
    • Uomini e no di E. Vittorini (1945)
    • La ragazza di Bube di C. Cassola (1960)
    • Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968)
    • Il giardino dei Finzi-Contini di G. Bassani (1962)
    • Cristo si è fermato a Eboli di C. Levi (1945)
    • La casa in collina di C. Pavese (1949)
    • La Storia di E. Morante (1974)

Cantare "Bella ciao" dai balconi

Suonare o intonare “Bella ciao”, l’inno per eccellenza della libertà, è praticamente un elemento rappresentativo di ogni 25 aprile. Questa canzone popolare viene infatti considerata da sempre il simbolo della Resistenza italiana poiché le sue celebri parole contengono un messaggio che ricorda il sacrificio per conquistare la libertà sotto la dittatura fascista. Quest'anno, vista la situazione particolare, si potrebbe dunque cantare proprio "Bella ciao" dai balconi, insieme ai propri vicini di casa.

Postare un papavero, fiore simbolo della Resistenza

Il papavero nel corso degli anni è diventato il fiore simbolo della vittoria della Resistenza delle forze partigiane contro l’occupazione nazista e il regime fascista.
A richiamare l’associazione con questi tragici eventi storici è stato soprattutto il colore rosso del fiore che ricorda il sangue versato da tutti i soldati caduti per la libertà.
Quest’anno non sarà possibile vedere o cogliere papaveri nei prati ma sarà comunque possibile postarne una foto simbolica o costruirne uno di carta pesta, sotto la guida dei video tutorial facilmente reperibili sul web.

Visitare il museo della Liberazione online

Un museo dedicato interamente alla Liberazione è nato a Roma nello stesso edificio che nei mesi dell’occupazione fascista (11 settembre 1943 – 4 giugno 1944) fu un feroce carcere in cui i prigionieri, spesso partigiani, venivano portati per essere sottoposti ad interrogatori e torture varie e poi essere infine dirottati nelle Fosse Ardeatine, nei Tribunali di guerra o anche nei luoghi di deportazione.
Ogni anno il museo storico della Liberazione, in occasione del 25 aprile, apre le porte, gratuitamente, a tutti coloro che vogliono visitare quella vecchia prigione, che reca ancora le tracce sofferte dei malcapitati che vi sono stati rinchiusi.
In questa particolare situazione, in cui l’apertura è impossibile, per non rinunciare a celebrare il 75° anniversario della Liberazione, anche questo museo, come molti altri, ha aderito all'iniziativa delle visite online: sarà perciò possibile visionare alcune mostre virtuali al suo interno attraverso diversi link elencati sul sito stesso del museo.

Data pubblicazione 24 Aprile 2020, Ore 10:47
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