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zelesky parlamento italianoSi è da poco concluso il discorso del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in collegamento alla Camera di fronte a deputati e senatori riuniti in seduta comune. Un intervento unico nel suo genere: prima di oggi - come ricorda Il Post - solo altri due capi di stato avevano tenuto un discorso ai parlamentari riuniti tutti insieme: "Il re di Spagna Juan Carlos durante una visita a Roma nel 1998 e papa Giovanni Paolo II nel 2002".

Dodici minuti in cui il presidente ucraino ha voluto ribadire le priorità della sua nazione, in guerra contro la Russia da ben 27 giorni, cercando di sensibilizzare l'Italia verso un aiuto più concreto e ricordando il sacrificio compiuto dai civili ucraini che si sono armati per difendere il proprio Paese.

Infine, un appello alla nostra Nazione: "Popolo italiano, bisogna fare il possibile per garantire la pace", suggerendo di non accoglie più oligarchi russi nel Paese e congelando immobili, conti e beni che i funzionari di Putin hanno in Italia.

Zelesky alla Camera: "Ho parlato con Papa Francesco, il nostro popolo è diventato l'esercito"

Accolto con uno scrosciante applauso e standing ovation da parte di tutte le forze politiche presenti alla Camera dei Deputati, Volodymyr Zelensky ha iniziato il suo discorso con un saluto al popolo italiano, raccontando di una telefonata avuta con Papa Francesco: "Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti" - ha detto Zelensky. "Io ho risposto che il nostro popolo è diventato l'esercito". Una necessità, da parte dei civili, che hanno visto il "male che porta il nemico, quanta devastazione lascia e quanto spargimento di sangue".

Mariupol devastata: "E' come se fosse stata bombardata Genova"

Il presidente ucraino è poi intervenuto sulla devastante realtà che sta vivendo la città di Mariupol in queste ore: "L'invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare città ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti". Portando poi un paragone con un'altra città italiana dalle medesime dimensioni: "E' come Genova, immaginate Genova completamente bruciata", ha aggiunto Zelensky.

117 bambini morti: "Sono il prezzo della procrastinazione degli altri Paesi

Punto focale del suo discorso è stato il passaggio riservato ai bambini che hanno perso la vita, definendoli "il prezzo della procrastinazione" degli altri paesi nel fermare la guerra. In una settimana il bilancio si è aggravato drammaticamente, passando da 79 a 117 bambini uccisi: "A Kiev - aggiunge - torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni. L'ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti".

Il ricordo della solidarietà tra Kiev e Roma durante la pandemia e la richiesta di sanzioni più dure

"Dopo tutta la tragedia vissuta, ora Kiev ha bisogno di vivere nella pace, una pace continua, eterna, come deve averla Roma e qualunque città del nostro mondo. Ma a Kiev ogni giorno si sentono le sirene e cadono le bombe e i missili" - ha detto Zelensky, ricordando anche la vicinanza che il popolo ucraino aveva riservato all'Italia durante la pandemia. "Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione. Noi apprezziamo moltissimo – ha aggiunto – ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni".

L'appello all'Italia: "Non accogliete funzionari e oligarchi russi nel Paese"

"Popolo italiano, bisogna fare il possibile per garantire la pace. Questa è una guerra creata per decine di anni da una sola persona, che ha guadagnato molti soldi con le esportazioni di petrolio e gas e ora li usa per la guerra". Infine un appello accorato, sottolineando la necessità di espellere oligarchi e funzionari russi dal Paese: Loro "utilizzano l’Italia come luogo per le loro vacanze, non dovete accogliere queste persone. Dovete congelare immobili e conti, sequestrare gli yacht e congelare gli asset di chi in Russia ha potere di decisione. Dovete sostenere le sanzioni e l’embargo contro le navi russe nei vostri porti – ha continuato – non dovete permettere assolutamente eccezioni alle sanzioni per nessuna banca russa. Bisogna fermare uno solo, affinché sopravvivano a milioni" - ha concluso, con riferimento al presidente russo, Vladimir Putin.