
Come hanno sottolineato in molti, le motivazioni che hanno spinto Putin all'invasione dell'Ucraina non solo risalgono almeno al 2014 quando furono siglati gli accordi di Minsk ma sono strettamente collegate ad una possibile adesione dello Stato ucraino alla NATO e alla situazione, mai completamente risolta, delle regioni del Donbass e della Crimea.
Nel corso degli anni a mostrarci le tensioni tra i due Paesi sono stati diversi registi ucraini e russi che attraverso i loro film hanno cercato di dar voce ai sentimenti di quelle persone che si trovano adesso sotto i bombardamenti a meno di 2000 km di distanza da noi. Ecco qualche film e qualche documentario che può sicuramente aiutarci a capire meglio cosa sta succedendo.
-
Leggi anche:
- Guerra in Ucraina, Risoluzione ONU: cosa è successo, chi ha votato e cosa significa
- Donetsk e Lugansk, cosa sono e perché sono centrali per la crisi in Ucraina
- Cosa sono gli accordi di Minsk (spiegato in modo semplice)
Inverno di fuoco: la lotta dell’Ucraina per la libertà (2015)
Candidato all'Oscar come miglior documentario, questo lavoro del regista israeliano Evgeny Afineevsky racconta le proteste degli ucraini nel 2014 mettendone in evidenza il loro forte sentimento di "appartenenza" all'Unione Europea.Nel 2014 infatti, come raccontato nel documentario disponibile su Netflix, gli ucraini scesero in piazza a manifestare quando il governo decise di sospendere la firma degli accordi commerciali con l'Unione Europea per avvicinarsi alla Russia.
Frost (2017)
Il film del regista lituano Šarūnas Bartas, presentato al Festival di Cannes nel 2017, racconta invece la storia di un ragazzo lituano che, durante il suo viaggio in un convoglio di aiuti umanitari destinati all'Ucraina, si unisce a due giornalisti. Insieme a loro cerca di aiutare le vittime del conflitto interrogandosi sul loro Paese e sulla guerra.
Cyborgs: Heroes Never Die (2017)
Sempre nel 2017 è uscito un altro film ispirato ad una storia vera di Akhtem Seitablayev e che in parte è stato finanziato dal governo ucraino. Il film si sofferma sui soldati e i volontari dell'esercito ucraino che nel 2014 difesero per 242 giorni l'aeroporto di Donetsk guadagnandosi il soprannome di cyborg.In particolar modo il film, oltre che a parlarci della tenace resistenza ucraina a cui stiamo assistendo anche negli ultimi giorni, si sofferma sulla vita di cinque volontari di estrazione sociale diversa ma accomunati dal voler difendere ad ogni costo il loro Paese.
Donbass (2018)
Uno spaccato del conflitto tra la Russia di Putin e il governo di Kiev lo troviamo anche nel film di Sergei Loznitsa premiamo al Festival di Cannes del 2018. Il film in chiave umoristica si focalizza sulla tensione quotidiana che c'era tra i sostenitori della Repubblica popolare di Donetsk e i nazionalisti ucraini.
Atlantis (2018)
Uno di quei film che ha anticipato la situazione attuale è stato quello di Valentyn Vasyanovych che, ambientato nel 2025, racconta,dopo un anno dalla fine della guerra scoppiata tra Ucraina e Russia a partire dagli scontri nella regione del Donbass, i disturbi post traumatici di un ex soldato ucraino.
Homeward (2019)
Il film d'esordio del regista Nariman Aliev, partendo dalla sua esperienza, parla invece del suo popolo, i Tatari di Crimea, che abita la penisola del Mar Nero in cui si parla una lingua che deriva dal turco. La narrazione inizia a partire da Mustafa, un padre che ha perso suo figlio nel conflitto tra Ucraina e Russia e decide di portarne il corpo in Crimea.
The earth is blue as an orange (2020)
Il documentario di Iryna Tsilyk è invece ambientato nel Donbass dove una donna insieme alla sua famiglia lavora ad un film nella cantina dove si è rifugiata: una delle figlie dirige, la madre si occupa del montaggio, gli altri recitano. Tutta la famiglia attraverso l'amore per il cinema cerca di sopravvivere al conflitto.
Bad Roads (2021)
In questo documentario, diretto dalla sceneggiatrice di Cyborgs: Heroes Never Die Natalya Vorozhbit,si intersecano tra loro cinque storie diverse di soldati e civili che vivono nella zona dove si svolge la guerra.
War Note (2021)
Un film diverso dal solito è invece quello del regista Roman Lyubiy realizzato mettendo insieme dei video girati dai protagonisti con i loro cellulari e che portano lo spettatore, letteralmente, sul campo di battaglia.Il film, un prodotto abbastanza interessante, mostra cosa succede in una situazione di guerra e i diversi tipi di approccio dei protagonisti narrando realisticamente cosa si prova a stare dietro e in mezzo al fronte in cui si combatte.
Reflection (2021)
Presentato in concorso alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film dello stesso regista di Atlantis si concentra sulla guerra nel Donbass del 2014 raccontata attraverso la figura del chirurgo Serhiy catturato dai militari russi.Proprio questo film, in segno di solidarietà verso i cineasti ucraini e tutto il popolo ucraino, verrà proiettato gratuitamente in diverse sale italiane.
Klondike (2022)
Uscito quest'anno e presentato al Sundance Film Festival 2022 e alla Berlinale 2022, il film di Maryna Er Grobach narra la storia di una famiglia che vive al confine con la Russia nel distretto di Donetsk dove la protagonista incinta si rifiuta di abbandonare il villaggio in cui vive nonostante quest'ultimo sia stato preso dai Russi.Paolo Di Falco