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rapporto telefono azzurro abuso su minori

L’abuso sessuale è un fenomeno complesso e costantemente in evoluzione. Il Council of Europe stima che in Europa 1 bambino su 5 subisca abusi sessuali, e l'Italia non sfugge a questo preoccupante scenario.

Secondo un’indagine ISTAT del 2018 infatti, sono 1418 le vittime minorenni di reati a sfondo sessuale che hanno denunciato l’accaduto e tra queste l’incidenza delle ragazze è tre volte quella dei ragazzi. Tra i reati maggiormente denunciati dai minori ci sono gli atti sessuali con minorenne, la violenza sessuale a danno dei minori di 14 anni, la pornografia minorile e la corruzione di minorenne. La pandemia ha poi contribuito a destabilizzare la situazione che ha visto un incremento degli abusi sui minori. E' stato questo il tema del Rapporto che Telefono Azzurro ha voluto presentare al Presidente della Camera Roberto Fico. L'indagine si è basata sui casi gestiti tra gennaio e ottobre 2021 dal Centro di Ascolto e Consulenza 19696 e dal Servizio 114 Emergenza Infanzia gestito per conto del Dipartimento per le Politiche della Famiglia.

Abusi offline: più della metà avviene tra le mura domestiche

Il Rapporto illustra come, da gennaio a ottobre 2021, il Servizio 114 Emergenza Infanzia abbia registrato il 22% in più di minori coinvolti in episodi di abuso sessuale offline: 169 vs 139 dello stesso periodo 2020, per un totale di 146 casi gestiti (+40% rispetto al 2020). In crescita del 28% (124 in tutto) anche i minori coinvolti nei casi gestiti dal Centro Ascolto e Consulenza 19696, per un totale di 116 casi (+32% rispetto al 2020). Adolescenti, nella fascia di età compresa tra 15 e i 17 anni, e preadolescenti, tra gli 11 e i 14 anni, sono i soggetti maggiormente colpiti, anche se c’è un preoccupante 39,9% dei casi gestiti dal Servizio 114 che interessano bambini tra 0 e 10 anni. Le vittime di abuso sono in maggioranza femmine. I due Servizi hanno poi riferito di aver attivato la rete dei servizi territoriali, vale a dire Procure e Tribunali, Forze dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza, Servizi Sociali, Servizio Sanitario Nazionale e Istituzioni scolastiche per ben 144 casi.
 
Tra i luoghi con maggiore incisione di abusi, al primo posto ci sono le mura domestiche, nella larga parte dei casi (49% per quelli segnalati al 114, 51% quelli giunti al Centro Ascolto 19696). Seguono poi le case di parenti e la scuola e, infine, i luoghi pubblici, la strada, la Rete, le chiese e gli oratori, le comunità protette e gli impianti sportivi. E, all’interno delle abitazioni, i genitori sono nella maggioranza dei casi i presunti colpevoli: nel 41% e 49,5% degli episodi registrati, rispettivamente, dal Servizio 114 e dal Centro Ascolto 19696. Seguono, a distanza, i fratelli e sorelle, gli amici, i parenti, i nuovi conviventi di uno dei genitori. Infine, in percentuale molto minore, vicini, educatori, estranei, religiosi, insegnanti.
 

Abusi online: la pandemia ha avuto il suo peso

Internet e le nuove tecnologie digitali hanno esposto bambini e adolescenti a nuove minacce provenienti dalla rete: crimini online, pedopornografia, grooming e sexting sono le principali motivazioni dei casi che hanno trattato i due servizi. La pandemia ha poi ulteriormente contribuito a rendere più precario questo quadro con la chiusura di scuole e l'impossibilità di uscire di casa che ha spinto molti bambini e ragazzi, confinati in casa, a trascorrere sempre più tempo su internet, e sui social media. Non a caso, i dati del Rapporto Telefono Azzurro dicono che nel 2021 il numero di minori coinvolti in casi di abuso sessuale online è triplicato (157 in totale) e il Servizio 114 ha più che raddoppiato i casi trattati (164 totali) rispetto allo stesso periodo del 2020. Mentre il Centro di Ascolto 19696 di Telefono Azzurro ha invece gestito in totale 74 casi con 77 minori coinvolti. 
 
Anche in questo caso, le vittime degli abusi online, adolescenti e preadolescenti, sono in larga parte sesso femminile. Mentre in questo caso, i presunti responsabili, sono quasi sempre soggetti estranei alla rete familiare (nel 67% dei casi registrati dal Servizio 114 e nel 34% di quelli giunti al Centro Ascolto 19696).

Presidente Telefono Azzurro: "Le istituzioni intervengano in maniera decisiva"

“L’incontro con il Presidente della Camera Roberto Fico, fortemente voluto da Telefono Azzurro,  ci ha dato la possibilità di illustrare la situazione e chiedere formalmente un impegno concreto da parte delle Istituzioni affinchè possano intervenire in maniera decisiva nella lotta contro gli abusi sessuali sui minori” così Ernesto Caffo, docente di neuropsichiatria infantile e presidente di Telefono Azzurro.

“E’ tempo che anche l’Italia definisca linee guida e protocolli efficaci nella prevenzione e contrasto all’abuso minorile” ha dichiarato il professore, che riguardo il tema dell'indagine ha poi aggiunto: “In linea con la letteratura scientifica nazionale e internazionale, l’abuso sessuale sui minori è più frequente all’interno della famiglia e nella cosiddetta ‘cerchia della fiducia’. È fondamentale coinvolgere tutta la società civile, le istituzioni, le organizzazioni e le realtà associative, le forze dell’ordine, i professionisti del settore e i bambini e ragazzi stessi nel contrasto all’abuso. Dobbiamo  considerare bambini e adolescenti come parte attiva nell’ideazione di programmi d’intervento, promuovendone l’espressione in contesti adeguati, a loro misura e in un clima di fiducia”.