
In risposta alla crescente preoccupazione per il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile, il Governo ha dato l'ok al provveedimento. L'obiettivo? Assicurare una solida base educativa ai giovani.
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Daspo urbano
Il cosiddetto “daspo urbano” (divieto di accesso a particolari aree della città) è esteso ai maggiori di 14 anni.Il divieto di accesso e di avvicinamento ai locali pubblici e ai pubblici esercizi è previsto non solo per chi sia stato denunciato o condannato per vendita o cessione di droga, ma per di chi detenga sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Tale divieto è esteso a scuole, università ed aree limitrofe.
Inoltre il divieto di accesso a pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento (il cosiddetto “daspo Willy” contro la movida violenta) può essere applicato ai soggetti denunciati per il reato di porto di arma impropria, quello di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale e il reato di resistenza a un pubblico ufficiale, oltre che per i reati contro la persona e il patrimonio.
La durata massima della misura è aumentata a una durata minima di 1 anno e massima di 3 anni, mentre prima era tra i 6 mesi e i 2 anni).
Chi infrange tali divieti va incontro a un massimo di tre anni di reclusione (prima erano due) e di 24.000 euro di multa (prima erano 20.000)
Carcere per il porto d'armi
Il decreto potenzia la facoltà di arresto in flagranza per il reato di “porto d’armi od oggetti atti ad offendere” e si passa in alcuni casi da un massimo di due a un massimo di quattro anni di reclusione come sanzione. Inoltre, la pena per il reato di spaccio di stupefacenti, nei casi di lieve entità, passa da un massimo di quattro a un massimo di cinque anni.
Carcere per chi non manda i figli a scuola
Si rafforzano i meccanismi per la difesa dell’obbligo scolastico. Nell’ipotesi in cui il minore non sia mai stato iscritto a scuola, nonostante l’ammonimento (dispersione assoluta), c'è la pena fino a due anni di reclusione per i genitori. Nel caso l'alunno faccia un numero di assenze tale da eludere l’obbligo scolastico (abbandono scolastico), la pena prevista è fino ad un anno di reclusione. Inoltre, chi viola l’obbligo perde il diritto di percepire l’assegno di inclusione.
Un piano per le scuole del Mezzogiorno
Il decreto prevede anche di rafforzare l’offerta educativa nelle scuole, attraverso il potenziamento dell’organico dei docenti degli istituti con maggiore disagio educativo. E' stato anche incrementato di 6 milioni di euro il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (MOF), per incentivare la presenza dei docenti nelle zone più disagiate, anche attraverso la valorizzazione della continuità didattica. Per questo in favore dei docenti a tempo indeterminato, tra le altre misure, c'è l’attribuzione di una quota pari al 50% dell’incremento del Fondo, secondo criteri che tengano conto degli anni di permanenza nella stessa scuola.
Vietare l’utilizzo del cellulare
Se un minorenne over 14 riceve un "avviso orale" — qualora si ritiene abbiano commesso reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica — il questore potrà chiedere al tribunale di togliergli il telefonino e vietargli l’uso di piattaforme, servizi informatici e telematici, quando il loro uso è servito per la realizzazione o la divulgazione delle condotte che hanno determinato l’avviso orale.