Concetti Chiave
- L'incontro tra Telemaco e Odisseo avviene dopo che Atena trasforma Odisseo, rendendolo più giovane e vigoroso.
- Telemaco, vedendo il cambiamento del padre, inizialmente crede che Odisseo sia un dio e non riconosce subito la sua vera identità.
- Odisseo rivela la sua identità a Telemaco, spiegando che il suo ritorno è opera della dea Atena.
- Il momento è carico di emozione, con entrambi che si abbracciano e piangono, simili a uccelli che hanno perso i loro piccoli.
- La trasformazione di Odisseo da parte di Atena rappresenta la sua capacità di cambiare aspetto, simbolizzando la protezione divina sul suo viaggio e ritorno.

Versi del passo Telemaco riconosce Odisseo
Atena disse, e lo toccò con la verga d’oro.
Un lindo mantello e una tunica gli pose
prima sul corpo, ne elevò la statura e il vigore:
il suo colorito di nuovo fu bruno, le guance si stesero,
la barba diventò nero-azzurra sul mento.
Dopo aver operato così andò via, e Odisseo
entrò nella stalla.
Lo guardò con stupore suo figlio,
impaurito volse altrove lo sguardo, che non fosse un dio,
e rivoltosi a lui gli disse alate parole:
«Mi sei apparso or ora diverso da prima, o straniero!
hai altri vestiti, la tua pelle non è più la stessa.
Certo sei qualche dio: essi hanno il vasto cielo.
Sii propizio! ti offriremo sacrifici graditi
e doni d’oro, ben lavorati: risparmiaci».
Gli rispose allora il paziente chiaro Odisseo:
«Non sono un dio: perché mi eguagli agli dei?
Ma sono tuo padre, per il quale tu soffri
gemendo tanti dolori, subendo gli insulti degli uomini».
Dopo aver detto così, baciò il figlio e dalle guance
versò pianto a terra: prima lo tratteneva sempre, costantemente.
Ma Telemaco – poiché non credeva che fosse suo padre –
rispondendo gli disse di nuovo:
«Non sei Odisseo, tu, mio padre, ma un demone
mi sta incantando, perché pianga ancora di più, gemendo.
Un uomo mortale non potrebbe mai fare questi prodigi
con la sua mente, se un dio venendo lui stesso
non lo facesse giovane o vecchio, facilmente volendolo.
Poco fa eri un vecchio e vestivi poveramente;
ora somigli agli dei, che hanno il vasto cielo».
Rispondendo gli disse l’astuto Odisseo:
«Telemaco, non è da te stupirti eccessivamente
e meravigliarti che tuo padre sia a casa.
Mai più ti verrà un altro Odisseo qui,
ma sono io quello, che soffrendo sventure e molto vagando
sono giunto al ventesimo anno nella terra dei padri.
Ed è opera di Atena predatrice codesta:
ella mi ha fatto così come vuole – lo può –,
una volta somigliante a un pitocco e un’altra
ad un uomo ancor giovane e che ha belle vesti sul corpo.
È facile, per gli dei che hanno il vasto cielo,
sia esaltare un uomo mortale sia umiliarlo».
Dopo aver detto così sedette, e Telemaco
abbracciando il padre valoroso singhiozzava piangendo.
Un desiderio di pianto era sorto in entrambi.
Singhiozzavano acutamente, più fittamente di uccelli,
di vulturi o di artigliati avvoltoi, ai quali i villani
tolsero i piccoli prima che fossero alati.
Così essi, sotto le ciglia, spargevano pianto straziante.
Telemaco riconosce Odisseo, parafrasi
Presi i sandali in mano, li allacciò e partì per la città. Ad Atena non mancò di notare che il porcaro Eumeo stava uscendo dalla fattoria, e allora si recò lui. Somigliava a una donna molto bella ed alta e molto abile nel suo lavoro. Fermatasi di fronte alla casetta, apparve ad Odisseo. Telemaco, invece, non la vide (gli dei non si mostrano a tutti) mentre sia Odisseo che i cani la percepirono. Invece di abbaiare, i cani si diedero alla fuga. Atena fece un cenno con gli occhi. Notatolo, Odisseo uscì dalla stanza e si fermò presso di lei. Dunque, la dea gli parlò dicendo: «Odisseo, non nasconderti più a tuo figlio, ma rivelagli chi sei veramente. In questo modo troverete una strategia per eliminare i Proci recandovi insieme in città. Io non mancherò, tanta è la mia voglia di combattere.» Dopo aver pronunciato queste parole lo toccò con la verga d'oro. Lo rivestì con una tunica e un mantello di lino lavato bene, dapprima gli accrebbe la statura e il vigore giovanile. Egli divenne di colorito bruno, le guance gli si colmarono, i peli della barba diventarono d'un azzurro cupo intorno al mento. Dopo aver fatto queste cose se ne andò ed Odisseo entrò nella casetta. Suo figlio allora lo guardò pieno di stupore e guardò altrove, pensando fosse un dio. Gli disse «Diverso, o straniero, mi appari, adesso sei vestito diversamente e il tuo aspetto non è più lo stesso. Certamente sei un dio, come quelli che abitano nel cielo ampio. Sii benevolo! Noi offriremo in tuo onore vittime gradite e doni fatti di oro, ben lavorati.
Risparmia la nostra vita!» Ma Odisseo gli rispose «Non sono un dio come credi. Perché mi compari agli immortali? Sono invece tuo padre, colui per cui tu sospiri e provi sofferenza, subendo le angherie di là, nel palazzo, di quei giovani.» Parlando così baciò il figlio e lacrimò, non riuscendo più a trattenere il pianto. Ma Telemaco ancora non l'aveva riconosciuto, perciò di nuovo lo interrogava «Non puoi essere Odisseo, no, piuttosto sei un dio che vuole ingannarmi cosicché io soffra e sospiri ulteriormente. Un mortale non può fare questo unicamente con la sua forza, a meno che non viene un dio in persona a trasformarlo in giovane o vecchio, a suo piacimento. Poco fa eri anziano, vestivi miseramente, mentre ora assomigli agli dei che risiedono nell’ampio cielo.» Ma il saggio Odisseo rispose «Telemaco, non devi meravigliarti così né stupirti che tuo padre sia giunto a casa. Un altro Odisseo, credimi, non giungerà di nuovo qui, sono io quello che sta patendo sventure, che sta errando da molto tempo, che giunge dopo venti anni alla terra dei suoi padri. E la trasformazione che vedi è opera di Atena, che mi ha reso tale, così come lei ha voluto (e poteva) prima simile a un mendicante, ora invece dall'aspetto giovanile e con vesti pregiate addosso.
per ulteriori approfondimenti sull'Odissea vedi anche qua
Bibliografia per i versi: https://www.palumboeditore.it/portals/0/webooks/STLG/v1/CN11_V1_online_015.pdf
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del passo "Telemaco riconosce Odisseo"?
- Come avviene la trasformazione di Odisseo nel passo?
- Qual è la reazione iniziale di Telemaco quando vede Odisseo trasformato?
- Come Odisseo convince Telemaco della sua vera identità?
- Qual è il ruolo di Atena in questo incontro tra Telemaco e Odisseo?
Il tema centrale è l'incontro e il riconoscimento tra Telemaco e suo padre Odisseo, dopo il lungo viaggio di quest'ultimo.
Atena tocca Odisseo con una verga d'oro, cambiando il suo aspetto e rendendolo più giovane e vigoroso.
Telemaco è stupito e impaurito, pensando che Odisseo sia un dio a causa del suo aspetto trasformato.
Odisseo spiega a Telemaco che non è un dio, ma suo padre, e che la sua trasformazione è opera di Atena.
Atena facilita il riconoscimento tra padre e figlio, trasformando Odisseo e incoraggiandolo a rivelare la sua identità a Telemaco.