darksoul98
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Concetti Chiave

  • Nel libro XVII dell'Odissea, Ulisse torna a Itaca travestito da mendicante e viene riconosciuto solo dal suo fedele cane Argo, ormai vecchio e abbandonato nel letame.
  • Argo, un tempo un magnifico cane da caccia, solleva la testa e scodinzola alla vista di Ulisse, ma muore subito dopo averlo riconosciuto, offrendo una dimostrazione di fedeltà e amore.
  • L'incontro tra Ulisse e Argo è un momento toccante della mitologia greca, dove il cane riconosce il padrone nonostante il travestimento e muore dopo averlo salutato per l'ultima volta.
  • Argo rappresenta la fedeltà eterna e il segreto dell'identità di Ulisse, essendo l'unico a riconoscerlo immediatamente, senza svelare la sua presenza ai Proci nella reggia.
  • La morte di Argo, avvenuta dopo il suo riconoscimento, impedisce al cane di rivelare involontariamente l'identità del padrone, consentendo a Ulisse di pianificare la vendetta.

Questo appunto di Italiano per le scuole superiori tratta di mitologia epica, in particolare del cane di Ulisse, Argo. Nel primo paragrafo si riassume il contenuto del libro XVII dell’Odissea, e quindi si narra dell’incontro tra Ulisse e Argo; nel secondo paragrafo si vede nel dettaglio il passo dell’incontro tra Ulisse e Argo; nel terzo si passa quindi alla parafrasi del passo; nel quarto e ultimo paragrafo si svolge un breve commento dell’incontro tra padrone e cane.
Odissea: l'episodio dell'incontro ta Odisseo e il cane Argo articolo

Indice

  1. Il ritorno di Ulisse e l'incontro con Argo
  2. Il commovente incontro tra Ulisse e Argo

Il ritorno di Ulisse e l'incontro con Argo

Nel XVII libro dell’Odissea, il re dei Feaci, Alcinoo, commosso dal racconto delle vicende di Ulisse, fa preparare una nave affinché l'eroe possa far finalmente ritorno in patria.

Giunto nella sua Itaca dopo ben venti anni, Ulisse viene trasformato dalla dea Atena in un mendicante vecchio e cencioso e, sotto queste povere spoglie, si reca al palazzo insieme ad Eumeo, il fedele guardiano dei porci. Quando Ulisse giunge alla reggia, nessuno lo riconosce. Nessuno, fuorché il suo cane prediletto Argo, che lo riconosce immediatamente Argo era un tempo uno splendido animale da caccia, ma adesso giace nel letame, ormai vecchio e abbandonato da tutti. Nel vedere il padrone, il cane rizza d'improvviso la testa e scodinzola: non ha purtroppo la forza di corrergli incontro, e dunque infine muore. Di fronte a questa manifestazione di fedeltà e amore, Ulisse non può che piangere: Argo aveva atteso il suo ritorno, per poterlo salutare per l’ultima volta. Nascoste le lacrime, Ulisse non può che notare lo stato di abbandono della sua casa in sua assenza. Decide quindi di recarsi dal figlio Telemaco, per pianificare la vendetta contro i Proci che profanano la reggia di Ulisse e Penelope, moglie fedele che aspetta il suo ritorno.

Mentre questo dicevano tra loro, un cane

che stava lì disteso, alzò il capo e le orecchie.

Era Argo, il cane di Odisseo, che un tempo

egli stesso allevò e mai poté godere nelle cacce,

perchè assai presto partì l'eroe per la sacra Ilio.

Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche

lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone,

giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli

che presso le porte della reggia era raccolto,

fin quando i servi lo portavano sui campi

a fecondare il vasto podere di Odisseo.

E là Argo giaceva tutto pieno di zecche.

E allora, come sentì vicino Odisseo,

mosse la coda, abbassò le due orecchie,

ma non poté correre incontro al padrone.

E il padrone, voltandosi, si terse una lacrima,

facilmente sfuggendo a Eumeo;

[…]

E Argo la Moira di nera morte afferrò

appena rivisto Odisseo, dopo vent’anni.

Mentre si dicevano questo, un Odissea: l'episodio dell'incontro ta Odisseo e il cane Argo articolo

Il commovente incontro tra Ulisse e Argo

Questo famoso passo dell’Odissea riporta sulla pagina scritta l’ultimo e commovente incontro tra l’eroe omerico e il suo fedele cane Argo: dopo vent’anni, Argo è il primo, nonché l’unico inizialmente, a riconoscere Ulisse. Per dimostrarlo, egli scodinzola, e si limita ad abbassare le orecchie in segno di rispetto: purtroppo, a causa della malattia, non riesce a correre incontro al suo padrone, che tuttavia lo vede e si commuove dinanzi a lui. Argo ha aspettato per vent’anni, fedelmente, il ritorno del suo padrone, morendo solo dopo essersi assicurato di salutarlo per l’ultima volta. Tra Ulisse e Argo avviene un silenzioso riconoscimento, nonostante l’eroe sia travestito da mendicante. In qualche modo, dunque, Argo è custode di un segreto enorme, ovvero dell’identità di Ulisse, che deve rimanere celata affinché l’eroe riesca a compiere la sua vendetta contro i Proci che nella sua reggia. In qualche modo, la morte di Argo impedisce al cane di abbaiare involontariamente in segno di riconoscimento: se l’avesse fatto, forse Ulisse avrebbe rischiato di essere scoperto. Così, finanche nel momento della sua morte, Argo mostra nuovamente la lealtà nei confronti del suo padrone. Il cane di Ulisse, in questo modo, diventa simbolo stesso di fedeltà, oltre a regalare un momento di affetto e trasparenza che ha pochi eguali nella mitologia omerica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato dell'incontro tra Ulisse e Argo nell'Odissea?
  2. L'incontro tra Ulisse e Argo simboleggia la fedeltà e l'amore incondizionato. Argo, nonostante l'abbandono e la vecchiaia, riconosce il suo padrone dopo vent'anni e muore solo dopo averlo salutato per l'ultima volta.

  3. Come viene descritto Argo nel testo?
  4. Argo è descritto come un tempo splendido cane da caccia, ora vecchio e abbandonato, giacente nel letame. Nonostante la sua condizione, riconosce Ulisse e scodinzola, ma non ha la forza di corrergli incontro.

  5. Qual è il ruolo di Argo nel mantenere segreta l'identità di Ulisse?
  6. Argo, riconoscendo Ulisse ma non abbaiando, mantiene segreta l'identità del padrone, permettendo a Ulisse di pianificare la sua vendetta contro i Proci senza essere scoperto.

  7. Quali emozioni suscita l'incontro tra Ulisse e Argo?
  8. L'incontro suscita commozione e tristezza, poiché rappresenta un momento di riconoscimento e fedeltà, culminando con la morte di Argo, che attende il ritorno del padrone per vent'anni.

  9. In che modo Argo diventa un simbolo nella mitologia omerica?
  10. Argo diventa simbolo di fedeltà e amore incondizionato, offrendo un momento di affetto e trasparenza che è raro nella mitologia omerica, sottolineando l'importanza del legame tra padrone e cane.

Domande e risposte

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