Ithaca
Genius
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Concetti Chiave

  • Giove accusa gli esseri umani di incolpare gli dèi per le loro sventure, nonostante i mali siano spesso causati dai loro stessi errori.
  • Atena esprime preoccupazione per Ulisse, prigioniero sull'isola di Ogigia dalla dea Calipso, e cerca di intercedere per il suo ritorno a Itaca.
  • Zeus conferma che l'ira di Nettuno è dovuta all'accecamento di Polifemo da parte di Ulisse, ma non dimentica i sacrifici che Ulisse ha fatto agli dèi.
  • Atena propone di inviare Ermes a Calipso per comunicare il desiderio degli dèi di liberare Ulisse e di permettere il suo ritorno a casa.
  • Nel frattempo, Atena intende dare coraggio a Telemaco, il figlio di Ulisse, affinché affronti i pretendenti di sua madre e cerchi notizie del padre.

Indice

  1. La responsabilità degli uomini
  2. Il destino di Egisto
  3. Il dolore di Minerva per Ulisse
  4. La rabbia di Nettuno
  5. Il piano per il ritorno di Ulisse

La responsabilità degli uomini

Poh! disse Giove, incolperà l’uom dunque

Sempre gli Dei? Quando a se stesso i mali

Fabbrica, de’ suoi mali a noi dà carco,

E la stoltezza sua chiama destino.

Il destino di Egisto

Così, non tratto dal destino, Egisto

Disposò d’Agamennone la donna,

E lui da Troia ritornato spense;

Benchè conscio dell’ultima ruina,

Che l’Argicida esplorator Mercurio,

Da noi mandato, prediceagli. Astienti

Dal sangue dell’Atríde, ed il suo letto

Guardati di salir; chè alta vendetta

Ne farà Oreste, come il volto adorni

Della prima lanuggine, e lo sguardo

Verso il retaggio de’ suoi padri volga.

Ma questi di Mercurio utili avvisi

Colui nell’alma non accolse: quindi

Pagò il fio d’ogni colpa in un sol punto.

Di Saturno figliuol, padre de’ Numi,

Re de’ Regnanti, così a lui rispose

L’occhiazzurra Minerva, egli era dritto,

Che colui non vivesse: in símil foggia

Pera chiunque in símil foggia vive.

Il dolore di Minerva per Ulisse

Ma io di doglia per l’egregio Ulisse

Mi struggo. parafrasi de Il concilio degli dei nell'Odissea di OmeroLasso! che da’ suoi lontano

Giorni conduce di rammarco in quella

Isola, che del mar giace nel cuore,

E di selve nereggia: isola, dove

Soggiorna entro alle sue celle secrete

L’immortal figlia di quel saggio Atlante,

Che del mar tutto i più riposti fondi

Conosce, e regge le colonne immense,

Che la volta sopportano del cielo.

Pensoso, inconsolabile, l’accorta

Ninfa il ritiene, e con soavi e molli

Parolette carezzalo, se mai

Potesse Itaca sua trargli dal petto:

Ma ei non brama, che veder dai tetti

Sbalzar della sua dolce Itaca il fumo,

E poi chiuder per sempre al giorno i lumi.

Nè commuovere, Olimpio, il cuor ti senti?

Grati d’Ulisse i sagrifici al greco

Navile appresso ne’ Trojani campi,

Non t’eran forse? Onde rancor sì fiero,

Giove, contra lui dunque in te s’alletta?

Figlia, qual ti lasciasti uscir parola

Dalla chiostra de’ denti? allor riprese

L’eterno delle nubi addensatore.

Io l’uom preclaro disgradir, che in senno

Vince tutti i mortali, e gl’Immortali

Sempre onorò di sagrifici opimi?

La rabbia di Nettuno

Nettuno, il Nume, che la terra cinge,

D’infurïar non resta pel divino

Suo Polifemo, a cui lo scaltro Ulisse

Dell’unic’occhio vedovò la fronte,

Benchè possente più d’ogni Ciclopo:

Pel divin Polifemo, che Toósa

Partorì al Nume, che pria lei soletta

Di Forco, Re degl’infecondi mari,

Nelle cave trovò paterne grotte.

Lo scuotitor della terrena mole

Dalla patria il desvia da quell’istante,

E, lasciandolo in vita, a errar su i neri

Flutti lo sforza. Or via, pensiam del modo,

Che l’infelice rieda, e che Nettuno

L’ire deponga. Pugnerà con tutti

Gli Eterni ei solo? Il tenterebbe indarno.

Il piano per il ritorno di Ulisse

Di Saturno figliuol, padre de’ Numi,

De’ Regi Re, replicò a lui la Diva,

Cui tinge gli occhi un’azzurrina luce,

Se il ritorno d’Ulisse a tutti aggrada,

Che non s’invia nell’isola d’Ogige

L’ambasciator Mercurio, il qual veloce

Rechi alla Ninfa dalle belle trecce,

Com’è fermo voler de’ Sempiterni,

Che Ulisse al fine il natio suol rivegga?

Scesa in Itaca intanto, animo e forza

Nel figlio io spirerò, perch’ei, chiamati

Gli Achei criniti a parlamento, imbrigli

Que’ proci baldi, che nel suo palagio

L’intero gregge sgozzangli, e l’armento

Dai piedi torti e dalle torte corna.

Ciò fatto, a Pilo io manderollo e a Sparta,

Acciocchè sappia del suo caro padre,

Se udirne gli avvenisse in qualche parte,

Ed anch’ei fama, vïaggiando, acquisti.

Ci vedono come la causa delle loro sventure: anche da soli,

con la loro malvagità, si assicurano dolori oltre l’avvertimento.

Come per Egisto: egli sposò, oltrepassando il giusto,

la legittima moglie di Atride che, appena tornato, uccise,

pur essendo a conoscenza dell’imminente morte;

perché era stato avvertito da noi attraverso Ermes,

l’Arghifonte dall’occhio attento, di non ucciderlo, di allontanare la sposa:

“Oreste si vendicherà dell’Atride,

quando, ormai adulto, bramerà la sua terra”.

Così Ermes gli annunciò, senza però convincere Egisto,

pur volendo il suo bene: ed ora tutto ha perduto>>.

Gli rispose allora Atena dagli occhi vispi:

egli riposa in una giusta morte:

muoia così chiunque altro segua l’esempio.

Ma il mio cuore s’infrange per il valoroso Odisseo,

infelice, che da tempo soffre, lontano dai cari,

in una terra ricca di arbusti, dove vi abita una dea,

la figlia del temibile Atlante, che di tutto il mare

conosce gli abissi e governa le maestose

colonne che dividono la terra e il cielo.

La figlia di Atlante trattiene il piangente e triste Odisseo,

lo ammalia sempre con dolci e seducenti

parole, perché dimentichi Itaca: ma costui,

che spera di vedere il fumo levarsi

dalla sua terra, vorrebbe morire. E il tuo cuore,

Zeus, non si impietosisce? Odisseo non ti era caro

quando faceva sacrifici presso le navi degli Argivi,

nell’estesa Troia? Zeus, perché gli sei così avverso?>>

Allora Zeus che raggruppa le nubi disse:

Come potrei dimenticare il grande Odisseo,

che per intelligenza è al di sopra degli uomini e sacrificò più vittime

agli dèi immortali che detengono la volta celeste?

Ma Posidone, dio del mare, è sempre fortemente

irato a causa del Ciclope che egli accecò,

Polifemo, simile a un dio, la cui forza è ben più grande

fra tutti i Ciclopi: lo diede alla luce la ninfa Toòsa,

figlia di Forco che controlla il mare sterile,

unitasi con Posidone che scuote la terra e no,

non uccide Odisseo, ma lo allontana dalla terra dei suoi antenati.

Ma ora, noi presenti, ragioniamo sul suo ritorno,

come può tornare. Posidone metterà fine

alla sua rabbia: non potrà competere da solo

contro il volere di tutti gli dèi >>.

Gli rispose allora Atena dagli occhi vispi:

se egli ora è benvoluto dagli dèi,

che il sapiente Odisseo ritorni nella sua terra,

così inviamo Ermes, messaggero Arghifonte,

nell’isola Ogigia, perché renda noto alla ninfa dai bei capelli

quanto prima l’imbattibile volere,

la partenza del valoro Odisseo affinché possa tornare.

Io nel mentre andrò ad Itaca, per motivare ancora

suo figlio e infondergli nel petto il coraggio,

riuniti gli Achei dai lunghi capelli,

pregandoli di allontanare tutti i pretendenti, che sempre uccidono

folte pecore e buoi dal passo e dalle arcuate corna.

E lo manderò a Sparta e alla desertica Pilo

a informarsi sul ritorno del padre, se giunga qualche voce

e affinché egli acquisti fama tra gli uomini>>.

per approfondimenti vedi anche:

[url=https://www.skuola.net/mitologia-epica/odissea-omero/odissea-nuclei-narrativi.html]Odissea - Riassunto e nuclei narrativi/url]

Domande da interrogazione

  1. Qual è la responsabilità degli uomini secondo Giove?
  2. Giove afferma che gli uomini spesso incolpano gli dei per le loro disgrazie, quando in realtà sono loro stessi a causarle con le proprie azioni.

  3. Qual è stato il destino di Egisto?
  4. Egisto ha sposato la moglie di Agamennone e lo ha ucciso al suo ritorno da Troia, nonostante fosse stato avvertito da Mercurio delle conseguenze, e alla fine ha pagato per le sue azioni.

  5. Perché Minerva è addolorata per Ulisse?
  6. Minerva è addolorata perché Ulisse è lontano dalla sua terra e dai suoi cari, trattenuto dalla ninfa Calipso, e desidera solo tornare a Itaca.

  7. Qual è la causa della rabbia di Nettuno?
  8. Nettuno è arrabbiato con Ulisse perché ha accecato suo figlio Polifemo, il Ciclope, e per questo lo ostacola nel suo ritorno a casa.

  9. Qual è il piano per il ritorno di Ulisse?
  10. Gli dei decidono di inviare Mercurio a Calipso per annunciare che Ulisse deve tornare a casa, mentre Minerva andrà a Itaca per incoraggiare il figlio di Ulisse a prendere azioni contro i pretendenti e cercare notizie del padre.

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